Turismo a Rodi? Limitati i danni

«La crisi? Diciamo che Rodi Garganico ha saputo limitare i danni…». A parlare così Vincenzo D’Errico, titolare dell’hotel Riviera, uno dei più intraprendenti albergatori della costa garganica. «La stagione turistica 2012 comincia ad emettere le prime sentenze e a Rodi Garganico, nonostante le difficoltà congiunturali dell’Intero settore, si sono registrati numeri in linea con la media degli ultimi 5 anni. Diciamo che ce la siamo cavata grazie alle notevoli bellezze. Ma le bellezze naturali da sole non bastano ed infatti a ciò, Rodi Garganico affianca un’offerta turistica variegata e qualificata consistente nella presenza sul territorio di strutture ricettive che vanno dai classici hotel 3 stelle adatti alle famiglie, ai 4 stelle che propongono tonificanti percorsi benessere e servizi di qualità, ma anche villaggi turistici ricchi di intrattenimento per i propri ospiti ed inoltre B&B, agriturismi, albergo diffuso nel centro storico e perfino l’unica struttura per naturisti della Puglia.

Registrati fatturati in calo del 20 per cento. Questi numeri impongono agli operatori ed agli amministratori pubblici, una riflessione seria e costruttiva sul futuro del comparto turistico in generale – spiega Vincenzo D’Errico – , che vedrà emergere solo chi saprà rispondere alle esigenze sempre più complesse della domanda. Dovrà porsi quindi l’attenzione sulla creazione di un brand facilmente riconoscibile mediante mirate attività di marketing tese a migliorare l’appeal del luogo: turismo sportivo, alla promozione delle tipicità del luogo e sforzarsi di garantire ulteriori servizi e migliorare quelli esistenti. In primis bisogna razionalizzare l’intero sistema dei trasporti locali oramai anacronistico, non funzionale e soprattutto troppo invasivo per il territorio. Vanno pensati e attivati servizi di mobilità sostenibili, effettuati con bus elettrici e per quanto riguarda il treno, che corre lungo il nostro splendido litorale, necessita quantomeno di una profonda discussione per renderlo una potenzialità e non già una presenza massiva. L’aeroporto, infatti, è un tema sul quale non si può più “sorvolare ” e forse non è un caso se le cose andarono decisamente meglio lo scorso anno grazie proprio all’operatività del Gino Lisa». Già, l’aeroporto, e qui casca l’asino, la nota dolente di un comparto che cerca di spiccare il volo…

La Gazzetta del Mezzogiorno

1 Commento

  1. totalmente d’accordo col sig. d’errico !!

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