E’ operativo da oggi, con la pubblicazione sul Burp, il nuovo regolamento della Regione Puglia sui Sistemi Turistici Locali, che prevede forme innovative di coordinamento e sviluppo del settore. Il modello organizzativo delineato dal regolamento ha l’obiettivo di valorizzare le risorse esistenti sul territorio, attraverso la realizzazione di programmi specifici, proposti e gestiti da aggregazioni di enti locali e imprese. Il Sistema turistico – previsto dal nuovo regolamento – rappresenta la chiave di volta per promuovere organicamente la crescita di un comparto che, in alcuni casi, si è trovato anche di recente ad operare affidandosi unicamente all’intraprendenza degli imprenditori pugliesi. Con la nascita degli STL si delinea un cambiamento di prospettiva: il territorio e l’offerta diventano elementi integrati di una ‘visione d’insieme’, strategici per avviare appositi programmi orientati a migliorare l’accoglienza ed i prodotti turistici. I Sistemi Turistici locali diventano i ‘nuovi’ protagonisti del comparto, raccogliendo esigenze e potenzialità che crescono in Puglia, per meglio promuovere le destinazioni turistiche e il patrimonio materiale e immateriale, rappresentato dall’insieme di tante eccellenze storiche, paesaggistiche, artistiche, enogastronomiche e delle tradizioni, di cui dispone il territorio regionale. Nel panorama nazionale, non tutte le Regioni hanno recepito i Sistemi turistici locali. Infatti, la situazione attuale si configura a macchia di leopardo. I STL sono attivi in Liguria, Veneto, Umbria, Marche, Abruzzo, Basilicata e Sardegna. In Lombardia, Emilia Romagna e Sicilia lo sono in parte. Non sono operativi nella Valle d’Aosta, in Piemonte, nelle Province di Trento e Bolzano, nel Friuli Venezia Giulia, in Toscana e nel Molise. Il quadro normativo è in fase di discussione nel Lazio, in Campania e Calabria. In Puglia, il regolamento approvato distingue i Sistemi turistici locali in ‘territoriali’ e ‘di prodotto’. Il Sistema di territorio concorrerà alla programmazione turistica locale, al miglioramento dell’attrattività territoriale e del livello qualitativo dei servizi offerti, affidando ai Comuni una specifica responsabilità: l’avvio di processi di governo e gestionali che assicurino il successo delle iniziative programmate, assieme a Province, Parchi ed Aree protette, Camere di commercio, Amministrazioni pubbliche e associazioni di settore. Il Sistema di prodotto sarà realizzato dagli operatori locali in sinergia con gli enti pubblici, il mondo universitario, della ricerca e dell’innovazione, ed anche con istituzioni o società di servizi operanti nella promo-commercializzazione turistica. L’obiettivo è accrescere la competitività e la capacità innovativa delle imprese e delle loro reti, per ampliare la presenza sui diversi mercati e valorizzare i processi di internazionalizzazione. La Puglia è in condizioni di particolare vantaggio, perchè ha un’offerta molto ampia connotata da aspetti peculiari e particolari tematismi: culturale, religioso, termale, rurale, sociale. Non mancano tuttavia criticità, a cui gli STL dovranno porre rimedio: frammentazione del sistema, assenza di coordinamento tra i vari Enti che governano il territorio, carenza di sinergia tra il pubblico e le imprese private, scarso sviluppo di ITC. Con il nuovo regolamento si punterà a superare il ‘gap’ esistente e ad elevare gli ‘standard’ dell’offerta complessiva, con risvolti positivi anche sulla qualità della vita delle comunità locali. Insomma, la Regione punta sul turismo come rilevante fattore socio-economico per le politiche di sviluppo della Puglia. E gli STL sono l’occasione per dare nuovo slancio ai territori, mediante una specifica pianificazione dedicata al turismo, tendenzialmente integrata alla programmazione delle Aree Vaste, e agli interventi di innovazione e internazionalizzazione previsti dalla legge regionale sui Distretti produttivi.