Tutti al mare. La notizia è proprio questa. Solo in minima parte la crisi economica ha toccato il turismo garganico, almeno quello di Vieste. Si parla di una flessione valutabile intorno al 4% (fonte Trivago). Il temutissimo calo (ipotizzato intorno al 30%), suffragato da previsioni funeste da parte di importanti istituti statistici, non c’è stato. Scorrendo i numeri di Vieste, si è tentati di smentire. anche il Censis secondo cui almeno 6 italiani su 10 quest’anno non sarebbero andati in vacanza. Il Gargano con Vieste, in realtà, sta tenendo abbastanza bene.
D’altra. parte, gli ultimi dati, tuttora in elaborazione, confermano questa tendenza anche perché la Puglia, con Gargano, Salento e Valle D’Itrìa, è in cima alle preferenze dei vacanzieri italiani. Il Promontorio, dunque, spopola ancora e si rileva la meta più gettonata di Puglia e non solo. Tutto ciò è possibile anche per il fatto che il Gargano detiene il 40% della disponibilità alberghiera regionale. E, ancora più in particolare, il riferimento è a Vieste, come sempre «regina» delle vacanze con i due milioni e 100 mila presenze registrate lo scorso anno. Quindi, considerata la perseverante crisi economica, si è di fronte ad una buona stagione.
Non va sottaciuto, però, che la gran parte degli operatori turistici ha mantenuto inalterati i prezzi rispetto allo scorso anno. Anzi, in molti casi ha effettuato riduzioni consistenti e sconti davvero convenienti. Forse anche per questo, il Gargano rimane tra le mete preferite degli italiani e da un nuovo segmento di turismo straniero, proveniente, in particolare, dal Regno Unito, dalla Svizzera e dai nuovi mercati dell’Est europeo quest’ultimi un po’ snobbati da taluni operatori turistici che ora si stanno ricredendo.
L’ospite di Vieste, del Gargano in genere, è uno che ritorna dopo qualche tempo. E’ un turista veramente innamorato di queste località perché, nonostante l’aumento dei costi di trasporto, che incidono notevolmente sul prezzo finale essendo, in prevalenza, su gomma, sceglie di trascorrere qui le sue vacanze. Immaginarsi se si avesse la possibilità di disporre di altri tipi di trasporto, a cominciare dall’aereo, come si potrebbe ulteriormente incrementare il settore trainante, ormai, della economia locale e locomotiva per quella provinciale e ragionale. Un settore sempre più esigente che chiede qualità e qualità sta ricevendo. Gli operatori stanno, giocando molto bene la loro carta proprio sulla qualità delle strutture, e dei servizi che riescono a dare ai clienti. La ristrutturazione e la riqualificazione di alberghi e villaggi, ha permesso di offrire un prodotto richiestissimo. Oggi, alberghi e villaggi mettono a disposizione del cliente alloggi di qualità dotati di tutti i confort e con una serie di servizi collaterali molto apprezzati. Se c’è una fetta di offerta turistica che affanna è quella che si riferisce ai campeggi. Si tratta di un settore alquanto in crisi perché è in crisi chi lo pratica, vale a dire quella fascia medio bassa che, purtroppo, ha pochi soldi a disposizione e quindi è costretta davvero a rinunciare o a limitare di molto le vacanze.
Gianni Sollitto