Dalle spiagge agli alberghi è l’anno d’oro del turismo pugliese. Il Gargano fa il botto: nei lidi registrato il 30% in più di presenze. In Hotel e Villaggi, rispetto al 2014, prenotazioni salite del 10%
Dalle spiagge agli alberghi, la Puglia si conferma la regina del turismo anche per il 2015. Difficile dire quanto possa aver inciso la crisi greca, ma la crescita c’è. Il dato più significativo riguarda un incremento medio del 25% degli afflussi sulle spiagge. E la sorpresa vera è rappresentata dal Gargano, dove gli incrementi hanno raggiunto punte del 30% come in Salento. «Gli operatori del Gargano – spiega Antonio Capacchione, presidente del sindacato balneari regionale – hanno rilevato che i turisti hanno scelto le loro località anziché andare nei Paesi del Mediterraneo e in particolare in Grecia. E’ la necessità di sicurezza il fattore che più incide sulle loro scelte».
Mentre si attestano al più 20% gli incrementi sulle spiagge del Tarantino e del Barese e si arriva al più 25% nel Brindisino. La tendenza registrata sulle spiagge del resto sembra confermata dagli alberghi. O meglio dalle prenotazioni. «Dopo tre-quattro anni di profonda difficoltà il trend degli alberghi quest’anno è positivo, si va dal 1’8 al 12% di incremento a seconda delle zone», spiega Francesco Caizzi, presidente di Federalberghi Puglia. «Sono buoni i risultati sul Gargano, che ha sofferto molto negli anni scorsi. Le strutture si sono ammodernate e questo sta producendo risultati». Caizzi rileva come il trend positivo sia davvero incoraggiante per l’economia perché «di turismo si può vivere, ma con imprese regolari che producono reddito e danno lavoro. L’importante sono i controlli per far emergere il ‘nero’ e, in questo senso, quello che è stato fatto a Gallipoli (in riferimento all’ordinanza del sindaco Francesco Errico per controllare le presenze nelle case in affitto, ndr) è emblematico».
In Puglia del resto sono molto buoni già i dati ufficiali di maggio e giugno, relativi al 65% delle strutture ricettive registrate attraverso l’osservatorio turistico regionale di Pugliapromozione: rispetto al 2014 c’è stato un più 7,4 % di arrivi e un più 10,7 % di presenze (cioè i pernottamenti) nel mese di maggio, mentre a giugno c’è un incremento stimato del più 2% circa degli arrivi e del più 4% delle presenze. C’è dunque la possibilità che la Puglia riesca, in quest’anno, a superare i risultati del 2014, quando nella regione sono arrivati 2,6 milioni di italiani e 663 mila stranieri. I primi hanno prodotto presenze in alberghi e altre strutture per 10,726 milioni, i secondi per 2,547 milioni. Così che complessivamente, tra italiani e stranieri, si sono contati 3,271 milioni di arrivi e 13,274 milioni di presenze. L’anno scorso è stato un anno boom soprattutto per gli stranieri, i cui arrivi aumentarono del 9,2% rispetto al 2013; mentre i loro pernottamenti (presenze) del 4,1%.
Ce la farà Rodi a classificarsi almeno ultima, per presenze estive, tra le sei provincie pugliesi?
Chissa, chi lo sa!