Intesa raggiunta tra la Regione e i Comuni di Cagnano Varano, Ischitella e Rodi Garganico per la dismissione di uno dei due impianti di depurazione situati nell’agro di quest’ultimo paese, e precisamente in località «Santa Barbara» ed a «Lido del sole». Il punto sulla situazione è stato fatto nel corso di un incontro cui hanno partecipato l’assessore regionale alle opere pubbliche e protezione civile Fabiano Amati ed i sindaci di Rodi (Carmine D’Anelli), Nicola Tavaglione (Cagnano Varano), l’assessore comunale Raffaele Cannarozzi, i rappresentanti dell’autorità idrica pugliese e dell’acquedotto pugliese.
Le procedure per la dismissione del depuratore situato in località «Santa Barbara», nell’immediata periferia di Rodi Garganico, saranno portate a termine – è stato concordato – tra Regione, Acquedotto e autorità idrica, appena completato l’iter burocratico; e comunque i tempi non dovrebbero essere lunghi. Contestualmente saranno avviati i lavori per l’adeguamento del secondo depuratore ubicato, come accennato nel centro residenziale di «Lido del sole» alla periferia di Rodi. A sollecitare la dismissione del depuratore di «Santa Barbara» è stato lo stesso sindaco del centro garganico, Carmine D’Anelli, il quale (come i suoi predecessori) da anni è alle prese con un contenzioso avviato dai proprietari del terreno dove è ubicato l’impianto; contenzioso che vede il Comune di Rodi Garganico perdente nei confronti dei proprietari del sito.
«C’è – ha spiegato D’Anelli – una sentenza del Consiglio di Stato che condanna il nostro Comune al ripristino dello stato dei luoghi oppure al pagamento di otto milioni di euro». E però la dismissione del depuratore di Santa Barbara è collegata ad alcune condizioni di natura strettamente tecnica. L’assessore Amato ha spiegato che Regione, Acquedotto pugliese e Autorità idrica concluderanno tutte le procedure di verifica della fattibilità tecnico-economica dell’ipotesi di dismissione dell’impianto di depurazione di Rodi Garganico-Santa Barbara e il successivo adeguamento ed ampliamento dell’impianto di depurazione di Lido del Sole.
Collegato a questo secondo intervento c’è anche raccordo di tutti e tre i Comuni garganici interessati sul percorso intrapreso con riferimento alle opere di sanificazione dei laghi Lesina e Varano. «Solo ove l’Ipotesi non dovesse risultare fattibile – ha spiegato l’assessore Fabiano Amato – ma ho la ragionevole speranza che ciò non accada, sarà necessario valutare ulteriori soluzioni». L’intesa raggiunta da Regione e Comuni è positiva anche per puntare alla valorizzazione dell’area lagunare. Si tratta di perfezionare un sistema tra territori per sviluppare strategie comunali al fine di tutelare 1’ecosistema lagunare e delle zone umide, promuovendo azioni condivise in favore della qualità territoriale e dello sviluppo del turismo. Progetto che è in linea con le finalità che si propone l’Unione dei tre Comuni, costituita da alcuni mesi.
Il lago di Varano, uno dei più belli e importanti d’Europa, ha una superficie di circa 60,5 chilometri quadrati ed è entrato, a pieno titolo, nelle aree lagunari e delle zone umide della Capitanata che beneficeranno di contributi per la loro valorizzazione.
Francesco Mastropaolo