Da due anni una squadra di calcio “categoria giovanissimi” della Squadra del Cuore spopola a Rodi Garganico. L’anno scorso i garganici sono arrivati quarti, un buon risultato per il paese di Rodi.
Dopo un’anno ricomincia la stagione sportiva. La “Squadra del Cuore” è una società fatta di uomini semplici che hanno davvero nel cuore la sorte di tanti ragazzini e anche uomini più maturi, visto che la società annovera tra le sue fila una squadra in terza categoria e una squadra di categoria allievi. Una società fatta da gente di cuore che con mille sacrifici riesce a gestire un centinaio di persone, gente che a volte trascura la propria famiglia, il proprio tempo libero, il proprio lavoro per donare un po’ della propria esperienza a tutti i componenti delle varie squadre. Parliamo del presidente Cosima D’Errico, del vice presidente Vincenzo di Lorenzo, dei dirigenti Bruno Tavaglione, Filippo Falcucci, Russo Gustavo, Mario Tavaglione, Giuseppe Sinigagliese, Antonio Bocale, Giuseppe Belcastro, Russo Rocco, Attanasio Rocco e Pino Di Perna di Carpino.
In questa società si possono ritrovare quelle emozioni e sensazioni perse da tempo: il sorriso, la voglia di scherzare, la voglia di vivere. Allenare una squadra di ragazzini del ’94, ’95 e ’96 è il massimo. Riescono a trasmettere la capacità di non mollare mai.
Il campionato è incominciato ed è terminato il girone di andata. Seconda in classifica, questa società ci regala di nuovo motivazioni e la certezza di potersi giocare la vetta del campionato. Nella stagione la squadra ha perso degli ottimi elementi che sono passati nella categoria allievi ma in compenso ha acquisito delle newentry davvero speciali. Parliamo di Nicola Gallo, un ragazzino alto 1 metro ma davvero forte. Nicola Leccese, anche lui alto 1 metro, ma già lo chiamano ringhio, proprio come Gattuso, perché non molla mai. Simone de Gioia attaccante di razza, lui non è ancora alto un metro ma ha nei piedi la tecnica giusta.
Vogliamo vedere i ragazzini sorridere, imparare a rispettare l’avversario perché lo sport è anche arma di educazione. Lo sport avvicina, lo sport unisce.