Traffico e sviluppo urbano: si discute in Consiglio Comunale

L’assise cerca strumenti per combattere l’abusivismo e rilanciare il turismo. Riflettori sui parcheggi e sul recupero architettonico del centro storico.

Il sindaco di Rodi Garganico, Nicola Pin­to, punta sulla pianificazione del tessuto ur­bano ed extraurbano al fine dello sviluppo economico e culturale.

Riferimento non può che essere il turismo, settore portante dell’economia rodiana per cui – ha spiegato il primo cittadino nel corso del consiglio comunale – un’analisi dei bisogni deve discendere dallo studio del settore nel rispetto dei caratteri ambientali paesaggistici del comprensorio, che, da soli, rappresentano la vera risorsa della città. «È evidente – ha sottolineato Pinto – che la politica non può attenersi ai canoni strettamente tecnici per indicare soluzioni e proposte, ma deve rifarsi a schemi generali di conoscenza per formu­lare programmi da realizzare sul territorio. Interventi urbanistici che devono rispondere ad una reale esigenza garantendo a tutti cit­tadini un’alta qualità della vita, per questo lo sviluppo urbanistico deve essere equilibrato e sostenibile tenendo conto della reale doman­da di abitazioni ed evitando di trasformare Rodi in una città dormitorio».

Una delle problematiche più importanti nei mesi estivi è quella del traffico automobi­listico. Di qui l’esigenza di definire il piano del traffico, individuando due aree a parcheggio. Si ipotizza un parcheggio multipiano a ser­vizio dell’area portuale; la seconda a servizio del centro abitato. Un territorio che, in prospettiva turistica, richiede – per gli amministratori – interventi urbanistici qualificati e che, soprattutto, de­vono rispondere ad una reale esigenza ga­rantendo a tutti i cittadini un’alta qualità della vita, per questo lo sviluppo urbanistico deve essere equilibrato e sostenibile tenendo conto della reale domanda di abitazioni ed evitando di trasformare Rodi Garganico in una città dormitorio attraverso.

Obiettivo raggiungibile con la riqualificazione delle aree degradate; incentivazione delle manutenzioni del patrimonio edilizio, privato e pubblico; recupero architettonico del centro storico; miglioramento della viabilità extraurbana per risolvere il problema dell’attraversamento del centro abitato; recupero e la valorizzazione di aree e di fabbricati rurali; infine, urbanizzazione della zona artigianale.

Strumento urbanistico che, per l’ex sindaco Car­mine D’Anelli (oggi consigliere di minoranza), «non può sanare gli abu­si edilizi e non sarà certamente questo per­corso che potrà soddisfare le promesse elettorali, non si può prendere in giro la povera gente». Inoltre D’anelli invita la maggioranza a riflettere perché – a suo parere – si avranno problemi penali. Il sindaco assicura che l’amministrazione comuna­le si assume tutte le responsabilità, diversamente da quanto fatto dall’esecutivo D’Anelli che, nonostante le sollecitazioni, non ha preso alcuna iniziativa in merito.

Il primo cittadino ha ri­badito che «non si cercherà di sanare una situazione in particolare, bensì si agirà in senso generale, senza favorire nessuno».

Francesco Mastropaolo

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