“No alla chiusura del Giudice di pace” di Rodi Garganico. L’amministrazione comunale di Vico del Gargano si dice del tutto contraria all’ennesimo provvedimento del Governo che penalizza, se mai ce ne fosse stato ancora bisogno, il territorio del Gargano nord per quanto riguarda i “Servizi giudiziari”. C’è la preventivata decisione di sopprimere i tribunali di Rodi Garganico e Apricena; la scure si potrebbe abbattere anche sulle sezioni degli uffici del Giudice di Pace, tra i quali, appunto, quello di Rodi Garganico.
Considerato che tale chiusura equivale – viene spiegato – a negare decisamente a tutte le popolazioni del Gargano Nord il servizio giustizia, popolazioni che da un punto di vista delle distanze e dei collegamenti risultano le più svantaggiate a livello nazionale: la Corte di Appello, il Tar Puglia e il tribunale dei Minori, distano dal Gargano Nord più di duecentocinquanta chilometri; servizi sanitari a dir poco insufficienti, senza mettere il dito nella piaga della viabilità; ancor più accennare ai servizi di trasporto pubblico; tutto questo si traduce in ulteriori disagi per i cittadini e, naturalmente, a un aggravio di spese in un momento congiunturale che già fa stringere la cinghia.
Per scongiurare tutto questo, il Comune di Vico del Gargano fa propria la proposta del sindaco di Rodi Garganico, Nicola Pinto, il quale ha messo a disposizione i locali necessari a garantire il funzionamento dell’Ufficio del Giudice di Pace. Una strada percorribile in quanto gli Enti locali interessati, anche consorziati tra loro, possono richiedere ed ottenere il mantenimento degli uffici del Giudice di Pace con competenza sui rispettivi territori, anche tramite eventuale accorpamento, facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia. A carico dei Comuni anche i costi del personale amministrativo.
I sindaci di Rodi Garganico e Vico del Gargano stanno lavorando per favore la nascita di un Consorzio al quale dovrebbero entrare a far parte anche le altre Amministrazioni interessate alla possibilità di addivenire, unitamente agli altri enti locali interessati, anche per non gravare sulle casse comunali in un periodo in cui la risorse sono sempre meno e, ancora più preoccupante, che, a tutt’oggi, non ci sono segnali che la crisi sia in dirittura d’arrivo.
Una voce unica quella che parte dai Comuni del Gargano per scongiurare quello che sarebbe un danno gravissimo per le popolazioni e, tutt’altro che in secondo piano, perchè la mancanza sul Gargano di un presidio giudiziario indebolirebbe la forza di contrasto ad una malavita che negli ultimi decenni ha dimostrato quanto sia ben radicata; pertanto, c’è una richiesta pressante che è quella di assoluto e primario bisogno di un incremento dell’investimento in giustizia e legalità. Un appello che non può, e non deve, cadere nel vuoto; sarebbe, senz’ombra di dubbio, una vera e propria iattura.
Francesco Mastropaolo