Bando energetico a Rodi, Pinto sbaglia il logo. L’ombra di Cpl

I destini di Nicola Pinto e della Cpl Concordia rischiano di incrociarsi nuovamente. Il primo cittadino di Rodi Garganico a maggio era finito al centro delle polemiche per alcune sue intercettazioni con i vertici della coop rossa emiliana, poi tutti indagati o arrestati, e l’Attacco aveva pubblicato stralci di quelle chiacchierate ascoltate dai Carabinieri di Napoli in cui emergeva un chiaro piano architettato dal sindaco garganico per cercare di portare nella sua cittadina la cooperativa, “allargando il mercato”. A Rodi la gestione della pubblica illuminazione spetta ad una ditta romana che ha brevettato un nuovo modello di lampadine e che, in virtù di questa innovazione, ha di fatto bypassato il bando pubblico. Pinto diceva ai vertici della Cpl di avere a che fare con una ditta a cui è stata data la gestione in maniera poco chiara.

Ad ogni modo, veniamo a qualche giorno fa. Dopo il polverone dei mesi scorsi, sopito in gran parte per la mancanza di provvedimenti della magistratura foggiana, si torna a parlare di Cpl a Rodi. Il 20 ottobre, infatti, il Comune pubblica un bando pubblico per l’efficientamento energetico, volto a fornire un miglior servizio in cambio di un minor costo ai cittadini della località turistica garganica. All’apice del capitolato, però, il logo del Comune che sovrasta la scritta “Rodi Garganico” non è quello della cittadina amministrata dal socialista Pinto, bensì di Vitulazio, Comune della provincia di Caserta. E che c’entra il logo sbagliato con la Cpl? C’entra, eccome. Leggendo il bando, si può notare che è praticamente identico a quello per l’efficientamento energetico pubblicato un paio di anni fa proprio dal Comune di Vitulazio. A pensar male, si potrebbe dire che il testo è stato interamente copiato e l’unica cosa che cambia rispetto al bando casertano è il nome del Comune che lo pubblica, nemmeno il logo è stato modificato. E che è successo a Vitulazio di tanto grave, da far tornare di nuovo Pinto al centro di un turbinio di polemiche? Chi non lo ricorda, può tranquillamente farsi una ricerca su internet per vedere che Vitulazio è uno di quei Comuni finiti al centro dell’inchiesta sulla Cpl partita dalla Procura di Ischia.

LOGO COMUNALE SBAGLIATO: I CHIARIMENTI DEL TECNICO

Insomma, il Comune di Rodi pubblica un bando con lo stesso testo di quello presentato dal Comune di Vitulazio, dove a vincere la gara fu la tanto contestata Cpl Concordia; sul bando rodiano appare il logo del centro campano; il logo è stato cambiato qualche giorno dopo che i tecnici se ne siano accorti. Ma non è ancora tutto. Evidentemente, i redattori di Vitulazio devono saper scrivere talmente bene in italiano che il loro bando non è stato ripreso solo da Rodi, ma anche da almeno altri tre centri sempre della Campania: Castelnuovo Cilento, San Marco Evangelista, Ceraso. Risultato? In tutti quei Comuni in cui è stato pubblicato il bando, le gare le ha vinte tutte la Cpl Concordia. Tralasciando gli aspetti legati allo scopiazzamento del bando, che come si è visto ha permesso alla Cpl di fare grandi affari in Campania, passiamo al dettaglio tecnico della gara. Tra i primi punti si legge: “È intenzione di questa amministrazione procedere ad una razionalizzazione della spesa relativa al corso del servizio della Pubblica illuminazione comprendente il costo energetico sostenuto”. Inoltre, la società che gestisce il servizio di pubblica illuminazione, la Eureco, avrebbe chiesto soldi che non le spettavano (a detta del Comune) e quindi ha sospeso i servizi.

In ragione degli sprechi, dell’inattività dell’Eureco e di alcune considerazione di una ditta manutentrice, il Comune vuole sostituire la società romana. Che, però, risponde senza mezzi termini: “Il Comune non paga, che manutenzione dobbiamo fare?” si chiede Antonio Forghieri, ingegnere della Eureco, che prosegue “Se non paga la manutenzione, chi gliela va a fare? Guardate, noi abbiamo un’esperienza di oltre quattordici anni, brevetti, oltre sessanta Comuni forniti che sono più che soddisfatti di come operiamo. A Rodi si è creato un danno erariale? Dato che siamo una ditta seria, abbiamo stipulato una fideiussione. Se il Comune davvero vuole i soldi che dice di aver perso a causa nostra, perché non ha escusso la fideiussione?”

Giuseppe Fabio Ciccomascolo per L’Attacco

2 commenti

  1. Carmine d

    ……intanto Rodi perde la faccia!

  2. Di Fazio Claudio Domenico

    ….ogni popolo ha il governo ( centrale e/o perferico ) che si merita….

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