Contestata la decisione della giunta. Entrerà in vigore da lunedì. La CNA chiede di rivedere il provvedimento
Entrerà in vigore lunedì 1 febbraio ma c’è già chi ne chiede la sospensione. Si tratta dell’imposta di soggiorno. L’amministrazione comunale l’ha istituita tramite delibera di consiglio comunale del 21 dicembre scorso per l’anno 2016, ma a Vico del Gargano già chiedono di congelarla. La richiesta è contenuta in una lettera a firma del vice presidente provinciale della Confederazione Nazionale. Artigiani. Richiesta indirizzata al sindaco e al responsabile del Comune.
«Con la presente – si evidenzia che la legge di stabilità», scrivono dalla sezione comunale di via del Viscio della confederazione provinciale degli artigiani “riporta esplicitamente che al fine di contenere il livello complessivo della pressione tributaria, in coerenza con gli equilibri generali di finanza pubblica, per l’anno 2016 è sospesa l’efficacia delle leggi regionali e delle deliberazioni degli enti locali nella parte in cui prevedono aumenti dei tributi e delle addizionali attribuiti alle Regioni e agli enti locali con legge dello Stato rispetto ai livelli di aliquote e tariffe applicabili per l’anno 2015”.
Per il vice presidente provinciale C.N.A. non vi sarebbe – per quanto riguarda l’imposta di soggiorno -alcuna deroga. Da qui l’invito al sindaco di “adottare opportuni atti deliberativi al fine della sospensione dell’imposta di soggiorno per l’anno 2016 nel territorio del Comune di Vico del Gargano”. La palla ora passa quindi al primo cittadino, il quale dopo, aver istituito la imposta a dicembre; con entrata in vigore fissata al 1 febbraio, lo scorso 12 gennaio con una delibera di giunta aveva anche stabilito come spendere una parte dei futuri introiti. Ovvero finanziando i lavori di ampliamento, sistemazione e completamento della strada di collegamento tra l’arenile della spiaggia di Calenella (tra le più frequentate d’estate) e la strada statale 89 dando anche l’incarico al responsabile del quinto settore “lavori pubblici e patrimonio” di procedere alla predisposizione di tutti gli atti necessari. Le tariffe dell’imposta di soggiorno vanno da un massimo di due euro ad un minimo di un euro.
Nel dettaglio: alberghi e residence a 5 stelle 2 euro; alberghi, villaggi turistici e residence a 4 stelle 1,50 euro. Per il resto tutto 1 euro ovvero strutture a 3 stelle, aree attrezzate per la sosta temporanea e aree per la sosta dei camper, case, appartamenti per vacanze e B&B, case per ferie, ostelli, affittacamere, appartamenti ammobiliati per uso turistico, aziende agrituristiche e altre strutture ricettive. Esentati dal pagamento: i minori, i portatori di handicap, il personale appartenente alle forze o a corpi armati, gli autisti di pullman e gli accompagnatori turistici:, i soggetti che alloggiano in strutture ricettive a seguito di provvedimenti adottati dall’autorità pubblica. Come finirà?
Francesco Trotta per La Gazzetta del Mezzogiorno