Tremiti, Morra: “Nessuna legge imponeva al ministro l’ok alle trivelle”

«Appare sempre più urgente e necessario il ritorno al governo del Paese di personalità che siano espressioni della buona politica e della volontà popolare democraticamente espressa, capaci quindi di contemperare sempre e bene il rispetto delle disposizioni di legge ed il rispetto e la tutela delle giuste e sacrosante aspettative delle popolazioni interessate” è quanto ha dichiarato il Sen. Carmelo Morra, dopo aver appreso delle dichiarazioni rilasciate dal Ministro dell’Ambiente Corrado Clini relativamente al parere di compatibilità ambientale rilasciato per le prospezioni della società Petroceltic nel mare delle isole Tremiti.

“Nessun disposto di legge obbligava il Ministro a concedere il parere di compatibilità alle prospezioni, la cui richiesta è stata peraltro presa in esame, come ricorda lo stesso Ministro, anche dalle Regioni Puglia e Molise che avevano espresso un chiaro e netto parere di contrarietà. Il Ministro Clini sa bene che l’autorizzazione alle prospezioni precede sempre la coltivazione d’idrocarburi e viene richiesta dai soggetti interessati quando gli stessi ritengono, sulla base di esami e studi preliminari, che vi siano fondate possibilità d’individuare e delimitare aree nelle quali insistono significativi giacimenti d’idrocarburi. E’ evidente quindi che, qualora le prospezioni da autorizzare certifichino la presenza di giacimenti d’idrocarburi, data l’autorizzazione alle prospezioni stesse è poi quasi impossibile (anche amministrativamente e sotto il profilo giuridico) negare l’autorizzazione alla coltivazione di idrocarburi poiché, come peraltro ritengo sappia lo stesso Ministro Clini, questa segue coerentemente e conseguentemente le prospezioni o non ha alcun senso autorizzare le stesse che, non a caso, sono comunemente definite ricerche preliminari alla estrazione d’idrocarburi” ha continuato il Sen. Morra.

“Un Ministro della Repubblica ha il dovere non solo di verificare che una richiesta sia rispondente alle leggi , ma che, soprattutto, ciò che essa presuppone (in questo caso l’eventuale coltivazione d’idrocarburi) sia condiviso e accettato dalle popolazioni interessate, tanto più quando in discussione è un bene primario delle locali comunità come, nella fattispecie, il mare prospiciente le isole Tremiti” ha ancora affermato il Sen. Carmelo Morra.

“Il parere di compatibilità ambientale rilasciato è un grave errore commesso dal Ministro dell’Ambiente e dal Ministro dei Beni Culturali , alquanto disattenti rispetto alle ragioni ed agli interessi delle comunità e di tutte le istituzioni locali che, unanimemente e ripetutamente, si sono sempre opposti alle prospezioni della Petroceltic, anche quando la responsabilità del Ministero dell’Ambiente era dell’On. Stefania Prestigiacomo ed il Ministro Clini era Direttore Generale dello stesso Ministero)” ha ancora asserito il Sen. Morra.

“Concordo in pieno con l’On. Antonio Pepe nel ritenere questa decisione elemento di forte rottura nel rapporto tra la Capitanata (e tutti i suoi eletti) ed il Governo Nazionale” ha quindi concluso il Sen. Morra, anticipando altresì la propria volontà di assumere tutte le iniziative necessarie a combattere in ogni sede tale improvvida e sciagurata decisione».

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