Pronto il Carpino Folk Festival 2015

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La XX edizione del festival della musica popolare e delle sue contaminazioni sarà dedicata alla “Madre Terra” simbolo della Natura che nella sua qualità eterna ha dato vita all’umanità e che è capace di rigenerarsi sempre, in ogni avversità.

Culto risalente al Neolitico e forse addirittura al Paleolitico, la Madre Terra o Grande Madre è stata rappresentata in numerose figure ritrovate in tutto il mondo dal 30.000 al 1000 a.C. e, a seconda delle generazioni, dei popoli e delle culture si è moltiplicata in diverse divinità femminili in base alle competenze che gli venivano attribuite: Ishtar, Astarte, Afrodite e Venere per rappresentare l’amore e la bellezza, Ecate triforme per la fertilità delle donne, Artemide e Diana per la caccia, Demetra, Cerere, Persefone e Proserpina per la fertilità delle sementa.

Templi, abitazioni, ceramiche, statuette e abitazioni, portano evidenti tracce di questo culto. In esse sono incisi o dipinti semi, boccioli, germogli, uova, crisalidi e segni acquatici come rappresentazione della rinascita e della rigenerazione, del divenire e della trasformazione. Sul Gargano la presenza del culto è testimoniata dalla stele ritrovata a Vieste con l’iscrizione “AGOLZON VINANA DIVA DAMATIRA” risalente al IV o III secolo a.C.; Damatira, infatti, è la forma iapigica della dea Demetra venerata in Grecia.

“Carpino Folk Festival – Damatira” per invocare, attraverso il ritorno al rapporto con la natura e la spiritualità, l’inizio di un nuovo ciclo di vita per il nostro mondo.

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