L’esoscheletro Ekso, un robot nato per esigenze belliche e adattato, con modifiche ingegneristiche, a funzioni di riabilitazione, è ora in dotazione come unico del Sud Italia nei Centri di riabilitazione motoria Padre Pio Onlus, di San Giovanni Rotondo, e sarà a giorni disponibile per i pazienti in maniera itinerante presso tutti gli ambulatori e le strutture residenziali della Fondazione.
Il robot, finora presente solo nelle regioni dell’Italia centro-settentrionale, a differenza di quelli usati finora – si legge nella nota della Fondazione – si indossa e permette una maggiore libertà di movimento. Tra le funzioni, aiuta a provocare movimenti passivi e/o orientare movimenti volontari dei pazienti, i cui arti sono fisicamente fissati al dispositivo; registrare informazioni relative alla prestazione motoria (traiettoria percorsa, forza di interazione) durante movimenti attivi; permettere al paziente di spostarsi all’interno dell’ambiente, con un impatto psicologico che si traduce in una maggiore motivazione alla terapia.
Questo genere di robot – nato nel 2005 per aiutare i soldati statunitensi a trasportare carichi superiori alle loro forze – permette a chi lo indossa, indipendentemente dal grado di difficoltà motoria, di stare in piedi e muoversi correttamente con tutto il proprio peso corporeo.