Comunità Montana – Pinto: “Il segretario chiede il risarcimento? Sono pronto a contrastarlo”

“Sono pronto a contrastare davanti a qualsiasi sede le iniziative di carattere risarcitorio che Galli ha minacciato di intraprendere nei miei confronti, nonché ogni altra iniziativa; ribadisco che ho sempre fatto soltanto il mio dovere di presidente della comunità montana del Gargano”. Una lunga “striscia” di reciproche polemiche tra il segretario generale dell’ente montano, Ugo Galli, e l’ex presidente dello stesso ente, Nicola Pinto.

Nelle scorse settimane – spiega Pinto – il “Gip del tribunale di Foggia, Enrico Di Dedda, accogliendo la richiesta di archiviazione del pubblico ministero, Anna Landi, ha rigettato la denuncia per abuso d’ufficio sporta nei miei confronti da Galli e dal responsabile del servizio economico finanziario dello stesso ente montano, Lucia Littoniano; in pratica ha confermato, così, che ho agito nell’esclusivo interesse della Comunità montana nel momento in cui ho adottato il provvedimento di licenziamento nei confronti del segretario generale e di sospensione dal servizio della Littoniano. Pinto si riferisce al licenziamento di Galli adottato – aggiunge – del “tutto legittimamente, a seguito della contestazione a suo carico di ben trentacinque addebiti di carattere disciplinare, tutti acclarati e documentati, in relazione ai quali – sottolinea – alcuna giustificazione è mai stata fornita sino ad oggi dallo stesso Galli”.

Niente di vero – precisa Pinto – che il “mio sia – come sostiene il segretario – un accanimento dovuto al suo diniego di non consentirmi di accedere ai documenti che avevo chiesto; atto che, comunque, rimane molto grave”.

Non meno pesanti gli addebiti contestati alla Littoniano nei confronti della quale – ricorda Pinto – furono ben undici gli addebiti che le vennero contestati; ancora una volta, senza che da parte della responsabile del servizio finanziario sia mai stata data alcuna giustificazione.

In sede penale il magistrato ha riconosciuto – sottolinea Pinto – la fondatezza delle contestazioni, per questo non si comprende come mai il commissario liquidatore dell’ente montano, Gaetano Cusenza, abbia potuto annullare i provvedimenti e reintegrare Galli e Littoniano nel posto di lavoro.

Indice puntato anche nei confronti di Cusenza il quale – a parere di Pinto – ha commesso un grave errore nel disporre in tutta fretta e per amicizia la reintegra di Galli e Littoriano” e, di conseguenza, annullando così – precisa – “il mio legittimo operato; di queste sue disinvolte iniziative, senza avere la competenza al riguardo, dovrà rispondere davanti alle competenti sedi”. Infine, per quanto riguarda le azioni di responsabilità civile annunciate dal segretario nei confronti di Nicola Pinto, l’ex presidente le cestina ritenendole del tutto “farneticanti”.

Franco Mastropaolo

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