In occasione del giubileo straordinario della Misericordia. Il giovane sottocapo della Guardia Costiera si distinse nelle operazioni di salvataggio dell’alluvione 2014
Ennesimo riconoscimento per il giovane sottocapo della Guardia Costiera Antonio Treglia 30 anni da Sperlonga in provincia di Latina, noto alle cronache come “l’eroe di Peschici” (nel settembre del 2014, durante l’alluvione del Gargano, salvò la vita di ben tredici persone). Per quel gesto eroico, oltre alla medaglia d’argento al merito di Marina consegnatagli nel corso di una cerimonia ufficiale tenutasi presso la Capitaneria di porto di Manfredonia lo scorso 4 dicembre (giorno della festa di Santa Barbara, protettrice dei marinai) al giovane marinaio è arrivato un altro riconoscimento: un medaglione di bronzo del Giubileo ed un attestato di merito a firma del cardinale Josè Saraiva Martins. Il tutto all’interno della cerimonia del premio internazionale “Misericordes sicut Pater” dell’accademia bonifaciana, la quale ha inaugurato l’anno accademico alla presenza di cardinali e ambasciatori lo scorso 17 febbraio presso il rinomato circolo ufficiali del reggimento lancieri di Montebello a Roma (sede tra l’altro del “Task Force Giubileo”).
Il giovane sottocapo di stanza sempre a Peschici in quel tragico settembre di 2 anni fa fu uno dei primi ad intervenire quando nella piana di Peschici si scatenò l’inferno. “Graduato in servizio presso la delegazione di spiaggia di Peschici – si legge nella motivazione dell’onorificenza della medaglia d’argento – in seguito agli eventi alluvionali che avevano provocato l’inondazione della zona della Marina, incurante del rischio, sfidava la corrente del flusso di acqua e fango, per trarre in salvo tredici persone altrimenti destinate ad annegare, dimostrando eccezionale abnegazione, generoso altruismo, mirabile coraggio e sereno sprezzo del pericolo. Chiaro esempio di professionalità, con il suo operato contribuiva ad accrescere il prestigio dell’istituzione e della Marineria Italiana”. Era accaduto – dopo il tumultuoso imperversare delle acque – che tre persone erano rimaste intrappolate sul tetto di una roulotte finita in mare, mentre le restanti dieci si erano ritrovate bloccate in un orto invaso da detriti, acqua e fango. Tutte salve grazie all’intervento del giovane pontino.
All’accademia bonifaciana, non è sfuggita l’intensa attività delle Capitanerie di Porto, per cui ha provveduto a premiarle. Treglia è stato premiato a Roma alla presenza dell’ammiraglio ispettore Domenico De Michele direttore marittimo della Puglia e della Basilicata Jonica, e dal capitano di fregata Nicola Latinista, comandante della Capitaneria di Porto di Manfredonia. Il premio internazionale “Misericordes sicut Pater” consiste in un artistico diploma personalizzato a firma di sua eminenza Martins e in una scultura bronzea del maestro Egidio Ambrosetti, raffigurante il logo ufficiale dell’Anno Santo straordinario. Ad inaugurare questa edizione il presidente dell’accademia Sante de Angelis ha chiamato ben cinque principi della Chiesa: i cardinali José Saraiva Martins, Javier Lozano Barragan, Paul Poupard, Velasio De Paolis e Francis Arinze.
Francesco Trotta per La Gazzetta del Mezzogiorno
dall’oggi al domani un tizio qualunque diventa eroe.
Ma l’Italia sa cosa ha davvero fatto questo presunto eroe, divenuto tale sol perchè gonfiiato dal potere politico al fine di compiacere la Marina Militare!
Vi ricordate quell’altro “eroe”, carabiniere questo, che al canale Romondato salvò dai marosi (così si disse) una imbecille che uscì fuori strada e rimase in ben 25 cm. di mare appena agitato? E allora ebbero anche il coraggio di mandare al telegiornale un filmato in cui si vedeva un’auto (che non era della malcapitata) schiantarsi contro le rocce in preda alle onde impetuose.
Quando si tratta di compiacere le cosiddette forze dell’ordine sono tutti pronti a calarsi le braghe…! A cominciare dai politici… chissà perchè!!!!!!
Che bella Italia!!