Gargano da gustare

L’appuntamento è a Peschici dal 7 al 9 maggio per una tre giorni alla scoperta del mare, della natura e della cucina del Gargano. GustaPeschici, alla prima edizione, è un’iniziativa da non perdere per chi ama il buon cibo – sostiene Domenico Cilenti, talentuoso chef del ristorante Porta di Basso e presidente dell’omonima Associazione che riunisce cuochi, ristoratori, osti e locandieri, il cui fine è proprio quello di promuovere piatti e prodotti del territorio oltre regione.

Da venerdì pomeriggio – dopo l’inaugurazione (alle 15) con Beppe Bigazzi e la presentazione del concorso per giovani chef Pensando al futuro…dove va la nostra cucina – i visitatori potranno apprezzare i banchi gastronomici, nella panoramica location del recinto baronale del Comune di Peschici. Da quello del pesce azzurro a quello del formaggio del Gargano, al banco della carne locale, con il maialino nero di Apricena e la capra garganica. E poi la pasta, il pane e i taralli; le erbe spontanee come la borragine e il crispino (una specie di cicoria selvatica); il banco dell’olio e quello dei sott’oli e sottaceti, infine le marmellate.

Non mancherà l’artigianato – dai cesti di vimini alla terracotta, dall’uncinetto alla ceramica, ma ad attirare la folla saranno soprattutto i tre punti show cooking (quello della pasta, della carne e le verdure e del pesce), dove gli chef dell’Associazione cucineranno i prodotti del mercato e sarà possibile – accreditandosi all’arrivo – degustare autentiche delizie. Come le cozze ripiene, le orecchiette alle cime di rape o le seppie con patate. E questo è solo l’aperitivo: poi, per chi lo vorrà, ci sarà la cena gourmet al prezzo speciale di 20 €, in uno dei ristoranti di Peschici che partecipano all’inziativa. Fra i tanti, si consiglia di prenotare uno dei pochi tavoli di Porta di Basso (via C. Colombo 38, tel. 0884.91.53.64), un ristorantino d’atmosfera con terrazzino mozzafiato a picco sul mare, che sabato sera ospiterà la finale del concorso dei giovani cuochi. Ancora più gustoso il programma di domenica, che prevede anche degustazioni di pizza peschiciana (con pomodoro fresco, aglio, origano e formaggio) e alla vampa (imbottita con cipolla, alici e capperi), accompagnate dalle bollicine di D’Araprì di San Severo e dai vini delle Cantine Vinagri Paolo Leo di San Donaci, Alberto Longo di Lucera, Antica Enotria di Cerignola e ancora Cantele e Conti Zecca del Salento.

Ma non solo gastronomia. Sono tante le bellezze naturalistiche del Gargano che lo rendono perfetto per una minivacanza primaverile. Da Vieste, la via è una serpentina lungo la quale si trovano l’area archeologica dell’antica Merinum e la baia di Manacore con un panorama mozzafiato. Una serie di tornanti sfiorano torri costiere, magiche insenature come Punta San Nicola e i trabucchi, antiche strutture grazie alle quali i pescatori calavano in acqua le reti. All’improvviso Peschici appare abbarbicata su una rupe con le sue casette bianche e i tetti ricoperti da grigie lamie. Da visitare la Cattedrale di Sant’Elia del ‘200, con dipinti di scuola napoletana e la Rocca Imperiale del castello. Per gli appassionati di pesca subacquea si consiglia un tuffo nei suoi fondali, un vero e proprio paradiso. Da non perdere le visite alla Foresta Umbra, dove gli amanti del trekking hanno a disposizione una serie infinita di percorsi e sentieri; le escursioni alle grotte marine in barca e le passeggiate in bicicletta nei dintorni.

Vale una sosta Vico del Gargano, adagiato su un colle a 500 metri d’altezza, protetto da torri di guardia e imponenti comignoli; Ischitella, borgo medievale fra i più caratteristici, con strette vie, ripide scalinate e vista sul lago di Varano e sul mare; Rodi Garganico, la capitale degli agrumi, definito il “giardino del Gargano”. I due grandi laghi di Varano e Lesina, che una lunga distesa di dune sabbiose separa dal mare, sono due paradisi naturali dove praticare il birdwatching. La foce di Capoiale, sul lago di Varano, è conosciuta come zona di sosta dei cormorani, mentre nel lago di Lesina, tra i canneti di palude, nidificano e si riproducono gli aironi rossi, i tarabusi e non è difficile osservare il raro falco pescatore.

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