Rodi Garganico: premio nazionale per la narrativa «Giuseppe Cassieri»

La città di Rodi Garganico, ha avuto l’onore di dare i natali a diversi personaggi illustri e tra questi soprattutto si annovera lo scrittore, saggista e commediografo Giuseppe Cassieri.

Nato il 23 gennaio del 1926 da una famiglia di naviganti e commercianti, ancora adolescente si è trasferito a Firenze dove ha seguito gli studi classici ed ha frequentato la casa del poeta Giovanni Papini. Subito dopo la guerra si dedicò a un piccolo commercio con un camion abbandonato dagli Alleati, ma nel 1947 si laureò in Filosofia morale e si dedicò all’insegnamento. Attento alle problematiche della vita del tempo e desideroso di esprimere il proprio pensiero, cominciò a collaborare con vari giornali e periodici finché nel 1952 esordisce con il romanzo “Aria cupa”, trama che anticipava gli attuali eventi.

Nelle prime opere si riscontra una matrice garganica per i temi ed i contenuti in esse trattati e una certa nostalgia per i luoghi natii. In seguito il romanzo di Cassieri approda ad una svolta in cui l’ironia si configura come il contrassegno della sua originale creatività letteraria e linguistica. L’ironia, infatti, ha rappresentato in Cassieri l’acquisizione di un nuovo modo di interpretare i problemi dell’uomo che vive nella società odierna, neocapitalistica, consumistica e sempre più condizionata da una cultura prevalentemente tecnologica. Ed è così che le sue opere hanno un umore comico-satirico, alimentato da un’indignazione morale verso il mondo del compromesso e del conformismo.

Tanti sono gli scritti che ci ha lasciato: La cocuzza (1960); Notturno d’albergo (1961); Il calcinaccio (1962); Le trombe (1965); Andare a Liverpool (1968); Offerta speciale (1970); Le caste pareti (1973); Diario di un convertito (1986); Regime di brezza (1990); La colombina (1991); Esame di coscienza di un candidato (1993); La campana di mezzanotte (1995); I giubilanti (1997); Il muro di Gutenberg (1999); Paesaggio con figure. Dallo Sperone al Tacco (2000); Homo felix (2002); La strada di ritorno (2005); Scommesse e altri racconti (2006); Poetica di un infelice (2008). E’ stato autore anche di testi teatrali riuniti in “L’amor glaciale” (1975) e le raccolte saggistiche Kulturmarket (1977) Kulturmarket 2 (1980), Letture di traverso (1985). E’ stato più volte finalista del premio Strega, con il romanzo “Ingannare l’attesa” arriva finalista al Premio Campiello nel 1979. Nel 2005 è stato finalista al Premio Città di Bari e al Premio Rhegium Julii, nella sezione Narrativa con il romanzo “La strada del ritorno”.

Giuseppe Cassieri ha vissuto tra Roma e Gaeta ed è morto a Roma nell’ottobre del 2008 all’età di 82 anni. Con lui scompare un personaggio che dalla natia Rodi Garganico aveva saputo ritagliarsi uno spazio in un ambito affollato e ancora per molti versi vulcanico, come quello della letteratura italiana. Una lettura e una rilettura delle sue opere, specie di quelle degli anni Cinquanta e Sessanta, sembra il modo migliore par ricordarlo. E Rodi Garganico rende merito a questo cittadino, che tanto onore ha dato alla nostra terra, istituendo il premio nazionale per la narrativa a lui intitolato, per spronare l’attuale e futura generazione.

2 commenti

  1. Ho conosciuto Cassieri e l’ho incontrato varie volte. Conservo di lui bei ricordi. Ho scritto una pagina su l’Attacco appena scomparso, ma come si fa ad avere il bando del concorso? Non me lo apre, me lo inviate? Grazie!

  2. Il bando non è stato ancora reso pubblico. Lo troverà pubblicato in queste pagine appena disponibile.

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