La Regione Puglia ha avviato l’attuazione delle Scheda n. 45 “Restauro e valorizzazione di beni architettonici ed artistici” dell’Accordo di Programma Quadro rafforzato “Beni ed Attività Culturali”, stipulato tra la Regione Puglia e il MIBACT (DGR n. 1269/2015). La finalità degli interventi previsti dalla Scheda è di qualificare, attraverso il potenziamento della valorizzazione e fruizione dei beni su cui si interviene, il contesto territoriale di appartenenza. Inoltre, i progetti saranno selezionati in base alla loro capacità di stimolare l’occupazione e l’economia locale, attivare le filiere produttive associate alla fruizione culturale e promuovere la valorizzazione integrata del patrimonio territoriale.
L’attuazione della Scheda n. 45 è basata su un Avviso pubblico per il finanziamento di interventi di recupero, restauro e valorizzazione di beni culturali architettonici e di beni artistici ad essi strettamente integrati, aventi rilevante interesse storico-culturale, ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio (Dlgs 22 gennaio 2004 n. 42) e/o di leggi regionali specificatamente finalizzate alla valorizzazione del patrimonio culturale. Non sono ammessi alla procedura i beni che siano stati oggetto di finanziamento nell’ambito di altre linee del medesimo APQ “Beni ed Attività Culturali”.
L’Avviso è rivolto ad Enti pubblici locali territoriali: Comuni singoli o associati, Province e Città metropolitane della Regione Puglia. Le risorse finanziarie disponibili sono pari a circa 16,970 milioni di euro.
L’Avviso prevede che le istanze di finanziamento, unitamente alle proposte progettuali, siano presentate dal 1° settembre 2015 al 15 settembre 2015. Le domande dovranno essere inoltrate alla Regione Puglia, a pena di esclusione, unicamente per via PEC all’indirizzo beniculturali.regione@pec.rupar.puglia.it.
La Regione esaminerà i progetti pervenuti in ordine cronologico e ne dichiarerà l’ammissibilità o meno, sulla base dei criteri richiamati di seguito:
- proprietà o, in mancanza, disponibilità del bene oggetto dell’intervento attestata da un contratto registrato di durata non inferiore a quindici anni e stipulato in data antecedente il 05/08/2015;
- possesso di un livello di progettazione almeno definitiva in caso di lavori e dell’unico livello di progettazione in caso di servizi e forniture, corredate di tutta la documentazione prescritta dal D.Lgs nr.163/2006 s.m.i, e dal relativo Regolamento di esecuzione ed attuazione;
- destinazione del bene alla fruizione culturale pubblica;
- costo dell’intervento non superiore a 1.000.000 di euro;
- limite di un solo progetto presentato per Comune. La candidatura di più progetti da parte di un Comune porterà all’inammissibilità di tutte le proposte del Comune stesso;
- possesso di un piano di gestione economico-finanziario di durata quindicennale;
- obbligazione, in caso di ammissione a finanziamento, ad assumere Obbligazioni Giuridicamente Vincolati (aggiudicazione provvisoria ai sensi della delibera CIPE n. 21/2014) entro il 31 dicembre 2015;
- assenza di gravi inadempienze del proponente in relazione a procedure di finanziamento gravanti su fondi comunitari, statali e regionali nonché per inosservanza degli obblighi di legge, contrattuali e di rendicontazione delle spese effettuate;
- inesistenza di aiuti di Stato ai sensi dell’articolo 107, paragrafo I, del trattato dell’Unione Europea, perché l’attività cui è diretto non è economica e non incide sugli scambi fra gli Stati membri.
L’istanza dovrà essere accompagnata, a pena di inammissibilità, da una sintetica descrizione del progetto che contenga le seguenti informazioni: (a) titolo e descrizione ed importo dell’intervento proposto; (b) interesse artistico, storico del bene oggetto di intervento ai sensi dall’art. 10, comma 1 del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 e s.m.i; (c) sostenibilità economico-finanziaria nella fase a regime, attraverso la sperimentazione di proposte di valorizzazione del patrimonio culturale collegate con azioni di sistema ed integrate con lo sviluppo dell’occupazione e dell’economia locale; (d) cronoprogramma delle attività finalizzate alla realizzazione dell’intervento (acquisizione autorizzazione da enti terzi, livello di progettazione da porre a base di gara, tipologia procedura di affidamento lavori servizi e forniture, tempi di esecuzione dell’intervento ecc.).
Per i progetti esaminati in ordine cronologico e dichiarati ammissibili, la Regione Puglia richiederà il completamento della documentazione e procederà alla elaborazione di un elenco delle istanze valutate finanziabili, determinando l’importo complessivo delle agevolazioni concedibili in favore di ogni singola istanza, ordinandole in base alla data ed ora di arrivo.
Le principali tipologie di spese ammissibili sono relative all’esecuzione dei lavori, degli impianti e delle forniture; al potenziamento ed al miglioramento dei servizi di fruizione, di accoglienza, per la didattica e di conservazione del patrimonio, compresi gli eventuali restauri delle opere da esporre; ad attrezzature, impianti e beni strumentali finalizzati all’adeguamento degli standard di sicurezza e della fruibilità da parte dei soggetti disabili. L’Avviso preciserà in dettaglio l’intera articolazione delle spese ammissibili.
Come si è sottolineato in precedenza, l’intera procedura dovrà concludersi entro il 31 dicembre 2015 con l’assunzione degli impegni giuridicamente rilevanti da parte dei beneficiari delle operazioni, pena la revoca dei finanziamenti eventualmente assegnati.
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