Una fotografia entrata nella storia, un colpo di pistola dello spietato Generale Loan, l’esecuzione a sangue freddo del giovane vietnamita, la triste pagina della guerra civile vietnamita, il racconto della Oriana Fallaci, corrispondente di guerra, e il suo rapporto con il ” Potere ” che trasforma gli uomini in bestie. Il ritorno a casa, la malattia della madre e il lungo lavoro… “per scrivere un romanzo che desse senso alla tragedia”…Sono queste le rarefatte atmosfere che gli allievi del Laboratorio teatrale ” TEATRO K ” racconteranno nella piece Un pacchetto di Gauloises. Tratto dal prologo intervista con il Potere di Oriana Fallaci. Libero adattamento teatrale e regia di Massimo Montagano.
Personaggi e Interpreti: Paola Mugnaini è Oriana Fallaci.
Francesca Parisi, Maria Cilenti, Maria Grazia Veloce, Giovanna Fiorito, Barbara Massaroti, Claudia Schmidt, Ezia Apicella, sono le altre Oriana Fallaci.
La 1° bambina è Elisa Biscotti. La 2° bambina è Giovanna Ferraraccio.
Roberto Martella è l’amico di Oriana. Pinuccio Piccolomini é il Generale Loan.
Luisa Laudaddio, Danzatrice. Stefania Damiani, Coreografa.
Il racconto ad alta voce, il suono delle parole che lasciano le pagine del romanzo e salgono sulle labbra di Paola:”… ed era stato come infilarsi in un tunnel di cui non si intravede la fine, uno spiraglio di luce.” Di Francesca:”… Parlavamo poco, quasi avessimo paura di dirci quel che pensavamo: «Ora te ne vai anche tu» , «Ora me ne vado anch’io». Di Maria:”…«Diventerai cieca su quel libro». Io rispondevo scherzosa che mi sarei messa gli occhiali,” di Giovanna:”…Che farne di tanto spazio, tanta luce? In che modo riprendere le abitudini perdute, le esperienze interrotte, l’esistenza di prima?” Di Barbara:”…La morte della madre non è paragonabile alla morte dell’uomo che amavi: è l’anticipo della tua morte.” Di Claudia:”… le dicevo che malgrado quelle ferite e quei rimpianti e quei dubbi mi piaceva tanto la vita, ” di Maria:”… la stanza divenne una cella sopra il pero che sbocciava in una nuvola di fiori bianchi sicché doveva esser giunta la primavera,” di Ezia:”… doveva esser giunta un’altra primavera che presto sarebbe scivolata in una terza estate e in un terzo autunno e in un terzo inverno.” Di Maria Grazia:”…Questo avvenne, credo, nel periodo in cui il pero sbocciò per la terza volta e il romanzo si avviò verso le ultime pagine.”
Michele Angelicchio
Vico del Gargano: Auditorium comunale “Raffaele Lanzetta” 28 novembre 2015, ore 19.30. Ingresso libero