«La lettera aperta del Presidente della commissione sanità alla Regione Puglia, Dino Marino, contiene elementi che inducono ad un approfondimento.
Pur comprendendo lo spirito entro il quale si muove l’iniziativa del consigliere Marino, si pone, tuttavia, 1′ esigenza di offrire un contributo di chiarezza, focalizzando alcuni punti – chiave, entro i quali si muove e si muoverà l’attività aziendale. Riguardo alla dotazione organica dell’Azienda Asl Foggia, è appena il caso di sottolineare che si tratta di una proposta formulata, come richiamato nella lettera aperta, ai sensi del Regolamento regionale N. 9 del 30.3.2008. Sulla base di questa proposta, la dirigenza della Asl Foggia, così come recita la richiamata delibera N.1214/2008, sta per attivare la consultazione con i responsabili delle strutture e dei servizi e con le organizzazioni sindacali, sia della dirigenza che di comparto. A conclusione di tale processo di consultazione, che potrà evidentemente comportare modifiche ed integrazioni, sarà configurata la nuova dotazione organica della Asl provinciale.
Va rimarcato che la proposta tiene conto dei vincoli imposti dal già richiamato regolamento regionale e di ineludibili principi di omogeneizzazione degli standard di personale e dei criteri di organizzazione su tutto il territorio provinciale, pur nel rispetto delle singole specificità territoriali. Al momento, il limite massimo, invalicabile, della dotazione organica aziendale, è stato fissato dalla Regione Puglia in 4060 unità, quale somma algebrica del personale delle tre disciolte aziende sanitarie. Vogliamo dunque rassicurare il Presidente Marino e chiunque altro possa nutrire dei timori che alla base della delibera di proposta non vi è alcuna logica di discriminazione e di pregiudizio rispetto alle legittime aspettative di questa o quella parte del territorio di competenza della Asl Foggia. Si ribadisce, altresì, che la logica della fusione delle tre Asl disciolte non può evidentemente coesistere con il mantenimento di servizi sanitari, tecnici e amministrativi, così come erano configurati non solo nelle tre aziende disciolte, ma anche e persino nelle ex Usl operanti fino a11994. E’ appena il caso di rimarcare, ancora, come nella menzionata delibera di proposta non si operano tagli di posti – letto, né nel territorio, né negli ospedali della ex Asl Fg/1. Per altro verso, infine, la Dotazione Organica che scaturirà a conclusione del procedimento di consultazione, non sarà quella definitiva, ma sarà varata invece a seguito dell’elaborazione del Piano provinciale della salute».