Mafia, a Foggia e sul Gargano arrivano gli 007

polizia-scientificaL’omicidio del boss di Vieste, An­gelo Notarangelo, il 26 gennaio scorso, è solo l’ultimo segnale di un pericolo sempre più emer­genziale. Di una bomba ad orologeria, prossima all’esplosio­ne. Un allarme di cui il procura­tore di Bari, Giuseppe Volpe, è stato informato e che diventa motivo urgente per un vertice allargato a tutte le forze dell’or­dine. Se ne parlerà domani, alla presenza anche di agenti dello Servizio centrale operativo e di magistrati della Direzione na­zionale antimafia. Si affronte­ranno le questioni della mala di Foggia e di quella del Gargano, dei rapinatori di Cerignola e di tutti gli affari della mafia dauna. Quegli stessi affari sporchi cui aveva fatto riferimento an­che l’ex prefetto di Foggia, Lui­sa Latella, durante l’audizione dinanzi alla commissione anti­mafia, a Foggia, il 31 luglio scor­so. E che si era conclusa con una definizione emblematica, il «co­no d’ombra» nel quale rientra Foggia e che, per Luisa Latella, «copre tutto. Un cono di «ille­galità diffusa, per cui si ritiene­aveva denunciato – che tutto sia possibile, che tutto debba esse­re concesso». Motivo che aveva indotto il presidente della com­missione antimafia Rosy Bindi ad annunciare un nuovo incon­tro con i rappresentanti delle istituzioni foggiane per affron­tare la questione: «Ne riparlere­mo a breve, non finisce qui». L’ex prefetto foggiano, tra­sferita a Catanzaro e insediatasi il 5 gennaio scorso, aveva evi­denziato «l’altra caratteristica fortissima di questa terra, il vin­colo di omertà e un forte senso di illegalità che – aveva aggiunto -­ pervade tutti gli aspetti della vi­ta sociale e comunitaria. Ri­guarda, purtroppo, anche il mondo istituzionale, sia in rela­zione alle istituzioni dello Stato, sia quando si scende agli enti territoriali e locali».

Illegalità che si trasforma in infiltrazione mafiosa, se si pren­dono in esame quegli affari spor­chi che costituiscono il sistema imprenditoriale della mafia fog­giana. C’è il traffico dei rifiuti, ci sono le estorsioni e i rapporti poco chiari con l’imprenditoria ma ci sono anche i legami con rappresentanti delle istituzioni. A testimoniarlo ci sono le in­dagini della guardia di finanza di Foggia sull’Amica, la società partecipata del Comune di Fog­gia, che si occupa della raccolta­ di rifiuti, già coinvolta in una prima inchiesta, conclusasi con l’arresto dell’ex presidente e di otto esponenti della malavita foggiana. Le nuove indagini del­la finanza, invece, si spostano su un livello superiore, e cioè sugli aspetti di collusione tra i vertici societari, l’ente comunale e la criminalità organizzata. E conterebbero oltre 30 inda­gati. Viene così alla luce un si­stema consolidato, che conta sulla logica dell’ asservimento alla violenza e all’intimidazio­ne, o sugli interessi condivisi. E che vede personaggi vicini ai ca­piclan sistemarsi agevolmente in posti strategici. Come nel ca­so degli istituti di vigilanza pri­vati, di Foggia e della provincia. Luisa Latella li aveva definiti. «una vera iattura», portando a conoscenza del presidente Rosy Bindi e di tutti gli altri componenti la commissione, la singo­lare consuetudine di collocarvi all’interno figli e nipoti dei “capi batteria” locali. I capi, cioè, delle associazioni mafiose, riconduci­bili alla “Società foggiana” e che si dividono il territorio foggiano. All’ex prefetto era toccato di prendere provvedimenti ammi­nistrativi, di revoca di gran par­te di quegli istituti passati da 48 a 35, per “infiltrazione della cri­minalità organizzata”. E, per quei provvedimenti, era stata anche minacciata: “Il metodo è quello della violenza ai tipo mafioso. Il sistema è quello dell’in­timidazione – aveva spiegato – qualunque sia il meccanismo che si affronta». Collusioni, omertà e violenza rappresentano quindi la base di un sistema che evolve rapida­mente in più direzioni, esplo­dendo in omicidi sensazionali e affari silenziosi. Un sistema sul quale è al lavoro la Direzione di­strettuale antimafia di Bari e la Procura foggiana, ma che oggi a quanto pare necessità di una nuova, importante sterzata.

17 commenti

  1. Michele Panella

    E CHI SONO QUESTI 007..!!!!!…IL NOSTRO BELLISSIMO GARGANO..!!!!

  2. Carlo Frascaria

    Sconfiggere i criminali e’ prioritario

  3. Giulio D

    Speriamo si faccia pulizia nel rispetto di questo territorio e di chi ci vive in modo onesto!!

  4. Michela Prezioso

    Non si puo’ vivere piu’,peccato ci sono cresciuta mi fa solo rabbia leggere queste notizie!!!!!!!!

  5. Michele Panella

    LA RABBIA E’ TANTA..!!!!

  6. Michela Prezioso

    X noi che viviamo fuori dal gargano , ogni volta che sentiamo queste notizie da fastidio ma e’ ancora piu’ fastidiosa e’ che chi sta li ti senti dire (e ma e cosi) fa una rabbia

  7. Michele Panella

    MA NULLA SI PUO’ FARE..!!!!!…E AVANTI SI ANDRA’..!!!!

  8. Michela Prezioso

    io non riconosco piu’ il gargano che ho lasciato 29 anni fa’. X me era il paradiso!!!!

  9. Michele Panella

    RIMANE UN PARADISO…!!!!…MA DICONO CHE CI SIA LA MAFIA..!!!!

  10. Michela Prezioso

    No fino a questo punto no

  11. Salvatore E Libera Zurlo

    A si???? E dove so””’????

  12. Michele Panella

    NON SO’..!!!!!…MA DICONO CHE CI SIA..!!!!!

  13. Canio Mantrisi

    Cavolo oh Salvatore E Libera Zurlo avete gli 007?

  14. Santa Picazio

    Viene pure Sean Connery?

  15. Michele Panella

    PARE DI SI’..!!!!!..,LUI E’ IL MIGLIORE. !!!!

Commenta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

error: Se ti interessa un contenuto contattaci su blog@rodigarganico.info!
Condividi il post con i tuoi amici