Il tribunale dichiara ufficialmente fallita la Gema

giustiziaIl Tribunale ha posto il sigillo dell’ufficialità al fallimento della Gema, la storica agenzia di riscossione dei tributi. La dichiarazione di fallimento è stata sancita dal Tribunale di foggia ieri pomeriggio. Un epilogo scontato, dopo il fallimento del tentativo di un concordato preventivo. Il liquidatore, Tamma, nei giorni scorsi aveva dato notizia della rinuncia al piano per ripianare i debiti, depositando la dichiarazione al tribunale dopo la conferma del riesame al sequestro dei beni della famiglia Tavasci /Alberini, per 17 milioni di euro.

Il crack Gema, come noto, coinvolge 52 comuni, di cui 44 in Puglia, 36 in Capitanata, e i lavoratori, 104 in tutto. Tra i Comuni che vantano maggiore credito, quello di Cerignola, per circa 8 mln di euro, di Foggia per circa 3.300 mila euro, di Vieste, per oltre 2 mln e di San Giovanni Rotondo. Dopo una lunga e complessa indagine della Guardia di Finanza e della Procura di Foggia, sono state rinviate a giudizio sette persone tra cui il presidente del consiglio di amministrazione Lanfranco Tavasci e l’ex amministratore delegato Giuseppe Corriero. I due già arrestati il 9 luglio dalla guardia di finanza (poi scarcerati a gennaio) perché accusati di peculato aggravato e di aver provocato un buco di oltre 20 milioni di euro nella casse dei Comuni. Ora, per alcuni, si rischia anche una nuova accusa, quella di bancarotta.

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