“‘Al mio via scatenate l’inferno’? Stentiamo a credere che questa frase possa essere stata pronunciata da Michele Emiliano (nei panni del novello Gladiatore) contro il Governo Renzi che autorizza la trivellazione al largo delle Isole Tremiti.
E ci chiediamo: ma è lo stesso Emiliano, segretario regionale del Pd e alla guida di una giunta di centrosinistra, che si rivolge a Renzi, segretario nazionale del Pd alla guida di un governo di centrosinistra? E’ mai possibile che Emiliano, con tutta la sua autorevolezza, non riesca a “strappare” a un governo dello stesso colore politico e al suo segretario di partito l’impegno a evitare che, la Puglia che tanto ha già dato in termini di energie alternative, possa subire un presunto danno ambientale che potrebbe compromettere il suo futuro turistico?
Invocare di “scatenare l’inferno” da parte del presidente della Regione, così come leggiamo sui giornali, appare davvero come un’ammissione: Emiliano non avere nessun tipo di autorevolezza sul Governo nazionale. Non solo, è ammettere che il premier Renzi non perde l’occasione per o dimenticarsi del Sud o penalizzarlo anche lì dove al governo vi sono uomini del suo stesso partito.
A questo punto il Governatore invece che invocare “l’inferno” farebbe bene a incontrare Decaro. Il sindaco di Bari nonché vero interlocutore pugliese del premier, che senza mai “scatenare” nulla, ma parlando con il governo, e coinvolgendo le opposizioni di centrodestra, è riuscito a far rivedere la scelta sulle Autorità portuali pugliesi. Certe battaglie per il territorio e a favore dei pugliesi si vincono solo se tutti, ciascuno nel proprio ruolo, fanno la propria parte, non se ogni occasione è buona per “scatenare” più che l’inferno, una polemica interna al Pd.
Emiliano, Decaro e Renzi riservino questo teatrino al loro congresso. In Puglia si operi solo per evitare che vi sia commesso uno scempio ambientale in una delle zone più belle dell’Adriatico”.
La dichiarazione è del presidente dei Cor alla Regione Puglia, Ignazio Zullo.