Rodi Garganico: lo spettacolo della Ricciarelli trasloca

Katia RicciarelliChe stecca… Katia Ricciarelli non canterà domenica sera nella cornice del porto turistico di Rodi Garganico. Non per un’improvvisa defaillance dell’artista, ma per colpa della criminalità. L’annullamento (in area porto perchè il Comune ha deciso che lo spettacolo si terrà ugualmente sul lungomare adiacente) del concerto è una conseguenza indiretta dei due colpi di fucile caricato a pallettoni esplosi sabato sera contro un’abitazione del centro garganico fittata dall’impresa romana «Pietro Cidonio» che gestisce il porto turistico, col ferimento di un ragioniere della ditta e di un amico.

L’impresa romana in un comunicato ha annunciato «l’annullamento del concerto musicale “Altro di me…” dell’artista Katia Ricciarelli in programma domenica, e di ogni altra manifestazione o evento presso il Marina di Rodi Garganico. Vogliamo così dare massima evidenza alla insostenibile situazione susseguente il noto ennesimo atto omicida tentato in danno di nostro personale dipendente. La società non potrà concedere il proprio assenso a tenere il programmato spettacolo della Ricciarelli nell’area portuale, ritenendolo – come ogni qualsivoglia manifestazione e/o spettacolo – incompatibile con la seria e profonda riflessione che si impone sui gravi fatti accaduti».

Immediata la risposta del sindaco Nicola Pinto: «lo spettacolo con la Ricciarelli si terrà ugualmente sempre domenica sera, in un tratto di spiaggia adiacente al porto. La società non può annullare il concerto, anche se comprendo i motivi che hanno portato a questa decisione». Resta il clima di paura che si vive nel piccolo centro garganico, alla luce dei ripetuti avvertimenti ad amministratori locali e imprenditori registrati ultimamente, pur se il sindaco rimarca: «non credo che siano episodi collegati e collegabili».

Le indagini dei carabinieri su quanto successo sabato sera proseguono nel massimo riserbo, sperando che questo silenzio sia foriero di sviluppi investigativi – giudiziari che mancano ancora per i tre precedenti avvertimenti registrati a Rodi tra marzo e aprile: tentativo di incendio del lido prima e incendio 48 ore dell’auto del vice sindaco Pino Veneziani che si dimise; fucilate contro casa dell’ex sindaco Carmine d’Anelli dove c’erano tre persone rimaste illese; atti vandalici e due proiettili lasciati nella cappella della famiglia del nuovo vicesindaco Carlo Vallese.

Chi ha fatto fuoco dalla strada alle 22.30 del 17 agosto in via Michelangelo de Grazia, mirando contro la finestra dell’abitazione al secondo piano fittata dalla «Pietro Cidonio spa» e messa a disposizione del ragioniere della ditta, ha usato un’arma caricata a pallettoni rischiando di uccidere il dipendente dell’’impresa e l’amico che erano in casa: i due giovani abruzzesi sono stati feriti in maniera non grave a scapola e braccio il primo, ed al petto il secondo. Una delle ipotesi al vaglio degli investigatori, quasi obbligata vista l’estensione del fenomeno sul Gargano, è che dietro le fucilate ci possa essere la mano del racket della guardiania: ipotesi che il prosieguo delle indagini dovrà confermare o smentire.

2 commenti

  1. Luigi Rodio

    Cidonio ci sta facendo passare per mafiosi…..non è il caso di fargli capire che il rodiano è ben altra cosa e che non sta facendo una buona pubblicità nemmeno a se stesso?

  2. Michele Reggiani Rex

    Luigi, secondo me non è neanche il caso di minimizzare la cosa, visto che ci sono stati anche altri episodi poco simpatici nei mesi scorsi… o no?
    PS: Rodi è il mio paese d’origine, e mi spiace che succedano certe cose!

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