Pronti gli aiuti alle famiglie bisognose

Cinque milioni da destinare alle cinquemila famiglie pugliesi che hanno 4 figli a carico: è questa la prima «leva» sociale del piano anti-crisi varato dalla giunta Vendola per far fronte alla recessione. L’assessore alla Solidarietà sociale Elena Gentile, infatti, ha messo a punto un pacchetto di misure tutte destinate alle famiglie e alla prima infanzia onde ridurre le tariffe e i costi che le famiglie sopportano in tempi di crisi.
«Il ministro Tremonti – dice – ha decapitato del 40% il fondo sociale nazionale. Ma contiamo di avvalerci delle nuove risorse che arriveranno dai bandi del nuovo Por 2007-2013 destinati alle infrastrutture sociali e prima infanzia. Non daremo un’elemosina come la social card del governo, ma costituiremo un fondo che sarà destinato ai Comuni i quali, sulla base delle esigenze legate alle infrastrutture sociali, potranno utilizzarlo nei capitoli che ritengono più opportuni: da uno sconto sui trasporti scolastici al buono- mensa per coloro che utilizzano il tempo pieno (in tutto 4 milioni) fino all’abbattimento della Tarsu, la tassa sui rifiuti. Il tutto sulla base delle domande individuali che raccoglieranno».

Non solo, la Regione ha già varato lo scorso ottobre il bando per l’innovazione nelle strutture per l’infanzia, dotato di 12 miloni di euro cui si aggiungeranno risorse del nuovo Por: ben 400 le domande pervenute e, tra queste, il progetto del primo agri-nido: lo realizzerà un’ex Ipab di Taranto in un agriturismo alle porte della città dove far crescere i piccoli a contatto con la natura. Quindi, via ai 20 milioni di euro per la costruzione di nuovi asili nido privati in tutte le città pugliesi e ai 67 milioni di euro (di cui 17 derivanti dall’accordo triennale col precedente governo nazionale e 50 milioni da fondi comunitari) destinati all’avvio di 140 nuovi asili pubblici. «Riteniamo che aumenterà sia il tasso di utilizzo degli asili, da 3 posti ogni 100 bambini a 9 su 100, sia l’occupazione, prevalentemente femminile, degli educatori: almeno 700 unità saranno impiegate, portando a quota 2000 gli operatori occupati». Non meno importanti le misure allo studio per agevolare le famiglie a basso reddito nella spesa alimentare.

«Stiamo raggiungendo accordi con la grande distribuzione per agevolare sconti alle famiglie numerose e contiamo di finanziare i gruppi di acquisto solidale». I cosiddetti «Gas», sinora affermati solo per iniziativa di singole associazioni o produttori, potranno così dotarsi di strutture per funzionare come «rete» nelle case dei pugliesi. Allo stesso scopo, saranno destinate anticipazioni di cassa alle cooperative sociali e sarà modulato una parte del fondo di garanzia sul credito (50 milioni di euro) già previsto dal piano anti-crisi a favore delle piccole imprese che non hanno accesso ai prestiti delle banche.

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