Assente la Direzione provinciale delle Poste, il Prefetto e gli Amministratori dei comuni interessati non hanno potuto fare altro che riconvocare un nuovo incontro con la speranza di vedere intorno al tavolo il rappresentante delle Poste Italiane e scongiurare la chiusura degli Uffici periferici. Intanto, sale la protesta dei cittadini delle due località penalizzate che vedono peggiorare, di giorno in giorno, la loro quotidianità per mancanza di servizi essenziali: sanità, trasporti, poste, esercizi commerciali. Il Sindaco di Vico del Gargano, Pierino Amicarelli, si è detto sconcertato dalla totale indifferenza della Direzione provinciale delle Poste e preoccupato dalla rabbia e dalle proteste dei cittadini: “I servizi postali in generale, il recapito della corrispondenza, i pagamenti, la gestione del piccolo risparmio, le pensioni, sono servizi di primaria importanza per una fascia di utenti che, per età anagrafica e per condizioni sociali, dev’essere tutelata in ogni modo e oltre il mero calcolo economico. Adotteremo tutte le opportune iniziative per far recedere le Poste Italiane da queste sciagurate decisioni”. Un nuovo incontro fra le parti è stato convocato a giorni, sempre presso la Prefettura di Foggia.