Senza porto, bandiera blu e un’idea originale di accoglienza
Com’è triste Venezia, cantava qualche anno Charles Aznavour, cantante franco-armeno, reso famoso dalla malinconica canzone che è diventata un modo di dire.
Un modo di dire che calza a pennello ad un’altra località turistica non meno nota della capitale veneta. Stiamo parlando di Rodi Garganico, cittadina in cui qualche anno fa si faticava a trovare un posto in cui parcheggiare l’auto, dove le attese per il boom economico che il porto avrebbe portato con la sua inaugurazione sono andate in fumo, e dove si respira la stessa aria triste narrata da Charles Aznavour.
In giro, sia a Rodi che a Lido del Sole, si nota che c’è molto malumore tra gli operatori turistici del settore, tra gente che potrebbe vivere di solo turismo e che invece deve fare i conti con una sempre maggiore cattiva pubblicità che non viene fatta dai giornali, non esce fuori dai media, ma dal passaparola che i turisti stessi fanno tra loro una volta recatisi nella località garganica.
A confermare il momento deludente dell’economia rodiana, sono gli stessi protagonisti del settore turistico, come Valentino Cannarozzi, titolare e gestore del residence L’Africhetta, che al nostro quotidiano rivela: “Quando venite a Lido del Sole, e mi spiace dirlo, vi dovrei accogliere con un “Benvenuti in Burundi”, con tutto il rispetto per quella Nazione. Ma qui l’aria è davvero insopportabile. Bidoni stracolmi, scarsi i servizi che dovrebbe fornire l’ente pubblico, al di sotto di ogni soglia accettabile la raccolta differenziata. Noi operatori turistici siamo abbandonati a noi stessi”.
Quanto pesa non aver ottenuto nuovamente la Bandiera Blu anche quest’anno? “Pesa tantissimo, e lo dico senza voler fare retorica. Quello è un riconoscimento che tutta la città si guadagna e che ci dà lustro e orgoglio. Negli anni passati, Rodi ha sudato per ottenere la Bandiera Blu, e noi titolari di strutture ricettive eravamo onorati di far sventolare quel vessillo fuori dai nostri impianti. Pensate che non serva a niente? Non sapete quanta gente chiama per prenotare e chiede perché non abbiamo più la Bandiera Blu, quali sono i motivi che non ci hanno portato ad ottenerla”.
Cannarozzi mostra un doppio mondo: dentro le strutture ricettive e fuori da esse. “All’interno delle strutture, camping o residence o alberghi che siano, i clienti sono contenti, soddisfatti di come trovano il luogo: pulito, confortevole, idoneo alle loro esigenze. Ma una volta usciti fuori, trovano bidoni stracolmi e servizi scarsissimi. Se non abbiamo avuto la Bandiera Blu, è solo colpa della scarsa raccolta differerenziata, che è al di sotto di ogni soglia accettabile. E non si dica che c’entra l’alluvione nel mancato ottenimento del riconoscimento…”
Eppure, Valentino di sforzi ne ha fatti anche in passato per portare turismo a Rodi. “Sono stato presidente del Comitato Feste, abbiamo dato vita al Carnevale rodiano con la speranza dì riuscire a destagionalizzare l’offerta turistica. Ma niente, mi sono trovato di fronte ostacoli insormontabili e piedi pestati da tutti, così ho deciso di lasciare l’incarico. Noi operatori turistici dobbiamo fare ancora di più squadra e chiedere maggiori attenzioni all’amministrazione comunale”.
Sulla stessa lunghezza d’onda di Cannarozzi è Andrea Ferrante, altro titolare di una struttura ricettiva, che rivela: “La situazione che si vive è anche e soprattutto figlia delle contrapposizioni che ci sono state tra le varie fazioni politiche. Non ancora hanno capito i nostri politici che noi vogliamo solo lavorare e ottenere servizi. Ognuno pensa a sè e nessuno pensa a noi imprenditori del settore ricettivo, e questo è un dato di fatto”.
Anche per Ferrante, la mancata assegnazione della Bandiera Blu può comportare un calo di arrivi per la prossima stagione estiva.
“Sembra strano, ma è così: i clienti che chiamano per prenotare le vacanze vogliono sapere innanzitutto come sta il mare, data l’alluvione di settembre, ma soprattutto ci chiedono: “Mica non avete avuto la Bandiera Blu perché il paese è sporco?” E’ purtroppo una domanda che ci fanno sempre più spesso. Dentro le strutture noi riusciamo a garantire dei servizi e una pulizia eccellenti, ma una volta scesi in strada, i turisti trovano bidoni pieni di immondizia che non viene raccolta quasi sempre. E poi, senza voler polemizzare coi netturbini, vediamo che vengono vanificati i nostri sforzi di fare la raccolta differenziata: noi siamo attenti, io come anche gli altri colleghi, a differenziare appunto i rifiuti che si producono. Poi, però, sappiamo che viene ammassato tutto insieme, e questo vanifica tutto. Altrimenti, non si spiegherebbero i bassi indici di raccolta differenziata e il mancato ottenimento della Bandiera Blu”.
Andrea Ferrante riassume il suo pensiero con una metafora: “Non possiamo buttare l’oro dentro se fuori c’ è la paglia. Noi facciamo di tutto per rendere il più ospitabile possibile la nostra città e le nostre strutture, ma se non si riescono a garantire i servizi essenziali per i turisti, è come se il nostro lavoro servisse a poco. Qui abbiamo dipendenti comunali che vengono incaricati di fare certi lavori: ma chi controlla se queste mansioni vengono svolte come si deve?”
Insomma, è tanto il malcontento tra gli operatori, che sono però pronti a unire le forze per chiedere una mano all’ente pubblico. “Il Comune non ha soldi? Non chiediamo mica la luna. Ora dobbiamo sederci attorno a un tavolo e far capire che noi necessitiamo di poche attenzioni, non stiamo chiedendo chissà cosa. Dobbiamo baciare a terra per questo territorio che ci hanno regalato, e invece riusciamo a non sfruttarlo”.
Lido del Sole, Rodi, il porto, ovunque c’è crisi, soprattutto di idee. Quella che poteva diventare la perla del Gargano, si ritrova dopo anni a leccarsi le ferite che da sola si è procurata, rischiando di trascinare in fondo chi ha investito tutto nel settore turistico.
G. F. Ciccomascolo per L’Attacco
Basta, vi prego!!!!!
Marco Sciarra nn fermarci
HO LETTO CHE MI E’ STATO DATO DEL PROTAGONISMO..!!!!!!…..FATE SEMPRE FINTA DI NULLA..!!!!!…CONTINUATE CON L’INDIFFERENZA..!!!!!…ELEMENTO DISTRUTTIVO..!!!!!…MI CHIEDO SEMPRE IL PERCHE’ NON VOLETE CAMBIARE..!!!!!!…RICORDATEVI CHE LA MIA LOTTA LA MIA GIUSTA CAUSA ERA ANCHE PER DARE UNA NETTA SVOLTA AL PAESE..!!!!!…..INFATTI HA VINTO L’AMM.COMUNALE DEL SOCIALISTA DOTT.NICOLA PINTO..!!!!!!…
Tu PROTAGONISTA ..ma chi azz si permesso nn fermarti esprimi sempre ciò che pensi
MI HANNO DATO DEL PROTAGONISTA..!!!!!!
IL DOTT.NICOLA PINTO NON ME LO TOCCATE..!!!!!…GUAI A VOI..!!!!!
Nono nn preoccuparti…..
I panni sporchi si lavano in famiglia….queste beghe da paesani risolveteli in altra sede!!!
L’AMM.COMUNALE E’ PIU’ FORTE DI PRIMA TERMINERANNO IL LORO MANDATO PROTEMPORE SINO AL MAGGIO 2017 CERCANDO SEMPRE NELLE POSSIBILITA’ DI RISOLVERE I DANNI EREDITATI..!!!!!!
Ragazzi sto morendo ahahahahahah. Dai su, evviva la libertà di espressione :p
LA LIBERTA’ DI ESPRESSIONE E’ BELLA..!!!!!…MA MAI ARRIVARE ALLA PREPOTENZA..!!!!!…LA PREPOTENZA – L’INDIFFERENZA UCCIDE..!!!!!
DIMENTICAVO SEMPRE RISPONDENDO AD EMILIO VALENTINA SACCO PER IL TERMINE USATO RIDICOLO..!!!!!….VOGLIO SEMPLICEMENTE PRECISARE CHE CHI E’ STATO RIDICOLO SONO COLORO CHE MI HANNO MENTITO…!!!!!….CHI MENTE COME SAPETE NON E’ PIÙ CREDIBILE..!!!!!…TUTTO QUI…!!!!!…
caro Michele il termine “ridicolo” o “protagonismo” è riferito al fatto che in ogni post ripeti 10 volte le stesse cose, GRIDANDO oltretutto, ognuno può esprimere la propria opinione, ci mancherebbe altro ma questo atteggiamento ripetitivo sminuisce il lavoro d’informazione di Marco Sciarra e fà perdere al blog interesse…fai una pagina tua…
Ma non dragano?
BISOGNA DIRLO ALLA CIDONIO.!!!!
CARO MICHELE SOLO LA CIDONIO E GLI ALTRI DOVE STAVANO