Educare non picchiare, forza Giandomenico

forza-giandomenicoQuesto recita lo striscione affisso dai militanti dell’Associazione Culturale Cerbero e Noi con Salvini.

“È intollerabile ciò che è avvenuto nei giorni scorsi nel Liceo Publio Virgilio Marone di Vico del Gargano in cui un ragazzo di 15 anni è stato malmenato da un professore – dichiara Daniele Cusmai, referente – “La scuola dovrebbe essere un luogo di crescita dove la formazione culturale e personale degli alunni debba essere considerata priorità e per questo c’è bisogno di personale valido che sappia insegnare, guidare ed educare con sani principi. Ciò che evidentemente qualcuno ha dimenticato di possedere” – continua – “Abbiamo avuto un colloquio con il legale della famiglia che ci ha riferito tutti i particolari dell’accaduto e lo stato in cui ora è Giandomenico a cui va la nostra massima solidarietà e vicinanza augurandogli di superare presto il momento per tornare fra i banchi di scuola a Settembre in una comunità più sicura e compatta dove non ci sia spazio per la violenza e prepotenza” conclude Cusmai.

12 commenti

  1. Tommaso Ognissanti

    È la vecchia generazione è un po la nostra come è cresciuta???? E mi sembra che prima C era molto più rispetto X il prossimo

  2. Marco Sciarra

    Hai ragione Tommaso però non dimentichiamoci che il ragazzi di oggi sono proprio il frutto di genitori educati con gli stessi mezzi. Chiunque svolga un incarico pubblico deve sapere mantenere le distanze dalle provocazioni ed insegnare che il rispetto della legalità è anche rispetto per l’altro. Ciò non toglie che il gravissimo episodio è il segnale del livello in cui è arrivato il sistema scuola. Se i nostri genitori sapevano di un rimprovero ricevuto da noi alunni ci davano il resto, oggi i genitori denunciano e malmenano i professori.

  3. Tommaso Ognissanti

    E ti dirò i prossimi saranno peggio dei giovani di oggi…con i genitori che si ritrovano ora

  4. Michele Angelicchio

    …Marco, in questo triste episodio manca la versione del professore e anche quella dell’istituto…

  5. Michele Angelicchio

    …inoltre, il 16 gennaio di quest’anno scrissi un articolo, che ricevette tantissimo consenso, dal titolo ” Genitori Insegnanti, ritorno al passato ” Sarebbe il caso di rileggerlo…

  6. Marco Sciarra

    Versioni che non sono scritte, ma che io e te certamente conosciamo. Così come conosciamo altri particolari che mi inducono a credere che quel “professore” avrebbe fatto meglio a contare fino a 100 prima di avere una reazione simile.

  7. Delli Carri Antonio

    Un mio parere bisogna vedere cosa a fatto il ragazzo , i professori purtroppo se alzano la voce si prendono i rimproveri se li tirano le orecchie vengono denunciati ed altro ancora come possono dare disciplina se non possono neanche muoversi ,questo e il frutto poi succede un so che cosa e i genitori vanno infuriati verso i professori delle volte anche con le mani addosso allora dov’è il problema non dimentichiamo noi da piccoli !!ovvio bisogna avere tanta calma cosa che ora manca con questa generazione molto sprint il prof doveva magari limitarsi ad un rimprovero severo e magari chiamare urgentemente i genitori !!!!

  8. Max Conte

    veramente il mondo cammina alla rovescia: i fascisti di Casa Pound, travestiti da Cerbero (il nome è tutto un programma PERFETTA METAFORA PER INDICARE DA DOVE VENITE E DOVE DOVETE TORNARE, probabile retaggio di studi classici interpretati all’incontrario) che si fanno paladini della non violenza manco fossero gandhiani o seguaci del fu Pannella nostrano. Ormai cavalcate tutte le tigri senza nessuna remora o vergogna. Prima gli immigrati che vi toglierebbero la sedia sotto il culo dei privilegi acquisiti sotto il governo Berlusconi Fini con la compiacenza di Alemanno, vostro mentore (visti i precedenti suoi e di famiglia) Predicate NON VIOLENZA voi FASCISTI che la VIOLENZA L’AVETE NEL DNA, che avete fatto delle mazze ferrate e dei tirapugni i vostri migliori trofei, dei teschi delle SS il vostro emblema, della prevaricazione dell’uomo sull’uomo, del forte sul debole, sul “diverso”, sullo straniero il vostro credo. Avete preso il nome utilizzando quello di un filosofo-economista americano-fascista simpatizzante di Hiter che non ha mai predicato la violenza. A proposito siete anche abusivi nell’uso di questo nome: Lafiglia di Ezra Pound ha intentato una cusa contro questi soggetti per uso improprio del cognome, in quanto ritiene lesivo della memoria del padre l’associazione del nome Pound con un gruppo che, a suo dire, si è reso responsabile di gravi violenze (decisione presa dopo un duplice omicidio di due senegalesi a Firenze ad opera di un simpatizzante del movimento), affermando anche che il fascismo di Pound era legato ad un periodo storico e culturale preciso”. Insieme a Salvini, che vi finanzia, ed alle sue fandonie XENOFOBE cercate di ricrearvi una VERGINITA’ che non potrete mai avere perchè originate dal fascismo e dal nazismo: solo qualcuno più irriducibile è rimasto con la testa rasata ma siete sempre gli stessi peraltro complici del GOVERNO BERLUSCONI che ha sfasciato la SCUOLA ITALIANA grazie alla sua macchietta di ministro. Non soffiate sul fuoco per garantirvi rendite di posizione che non vi spettano e soprattutto non turlupinate i Giovani Liceali che hanno da loro i mezzi e gli strumenti mentali ed intellettuali per distinguere il “grano dal loglio” dove loglio di sicuro è rappresentato da voi FASCISTI (il loglio è un modo per chiamare la “ZIZZANIA” NOTA PIANTA graminacea infestante ed inutile).

  9. Nicola de Felice

    Da ex alunno del “Virgilio” a Vico, posso semplicemente dire che la degenerazione della società procede di moto d’accelerazione uniforme, per usare un’ espressione propria della fisica. Intendo dire che nonostante gli anni passino inesorabilmente i docenti spesso restano gli stessi con l’avvicendarsi delle generazioni di alunni. Pertanto risulta abbastanza evidente che a fronte di carenti attenzioni educative da parte degli attuali genitori rispetto a quelli del passato, certamente più efficaci e presenti, il lavoro dei docenti é ulteriormente regredito fino a limitarsi semplicemente a ripetere le “pappardelle” dei programmi didattici spacciandole per spiegazioni, disinteressandosi completamente di tutti gli aspetti educativi reali e dei motivi per cui classi intere poi finiscono nella delinquenza o nella migliore delle ipotesi diventano greggi di pecore che al posto del cartellino all’orecchio portano un diploma. La mia generazione, io stesso in primis, ma tutti i 540 alunni del “Virgilio” oltre 10 anni fa redarguivamo aspramente tutti quelli che esageravano con i propri docenti e facevamo lo stesso con i docenti che peccavano di onnipotenza contro gli alunni. Avevamo un dirigente aperto ad ascoltare i ragazzi, che trasgrediva finanche la legge pur di recuperare anche un solo ragazzo e portarlo sulla strada maestra, addirittura organizzando spedizioni di ricerca per qualcuno che magari all’improvviso spariva dalla scuola senza lasciar notizia. Oggi i docenti sono in competizione tra loro ed i ragazzi sono abbandonati a se stessi sia dalle famiglie che dalla scuola. La competizione tra docenti esisteva anche ai miei tempi, ma consisteva nella.gara tra insegnanti a chi preparava meglio i ragazzi, a chi riusciva a formare piu classi modello e uomini/donne di prestigio, non a quale professoressa porta i tacchi più alti o la gonna più corta a scuola o chi ha la macchina più lussuosa e via discorrendo come accade ora, senza tralasciare la corsa a chi si accaparra più progetti extra curriculari che gli fanno guadagnare molti soldi ma che mettono i ragazzi nella condizione di non riuscire a studiare. Questo docente, mi auguro di non conoscerlo mai, non ha solo oltragiato il significato stesso del suo lavoro, ma ha anche sporcato indelebilmente la storia di una delle scuole più importanti della capitanata, che si è sempre distinta per il rispetto, la determinazione nel raggiungimento dei propri obiettivi e per la capacità del.corpo docenti di trovare in ogni contesto il modo di adattarsi ai tempi in continuo divenire. Diamo per scontato che ha seminato un odio verso la cultura e verso gli insegnanti in un giovane che molto probabilmente aveva solo bisogno di essere compreso e di un insegnante “fraterno”, che gli desse pure uno schiaffone se necessario, ma non presuntuoso e tiranno, anche a fronte di offese pesanti da parte del suo alunno. Tutti i veri alunni del “Virgilio”, quelli che hanno realmente vissuto quella scuola, non possono che soffrire nell’anima nel vederla ridotta in questo stato.

  10. Giuseppe Lombardi

    Ma serio? siamo rimasti seriamente nel 40? Forse certe persone non capiscono che il dibattito politico lo stanno facendo loro e non questo striscione, noi di politica non ne stiamo parlando minimamente, siete voi che state legando due minuscoli simboli ad una minaccia universale…. svegliatevi e aggiornatevi!

  11. Giuseppe Lombardi

    Pensate alle cose serie, pesate al significato della frase e non ai due simboli! aggiornate quel cervello!

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