Chiusura del Tribunale di Rodi: il provvedimento del TAR

TAR-bariCome anticipato stamattina, la sezione del TAR per la Puglia di Bari nella seduta collegiale svoltasi in camera di consiglio ieri 3 Ottobre 2013, ha respinto l’istanza cautelare presentata dai comuni di Rodi Garganico, Cagnano Varano, Carpino, Ischitella, Peschici, Vico del Gargano, dall’Associazione Avvocati Garganici, dal Comitato per la Difesa della legalità in Capitanata e da un gruppo di avvocati del foro rodiano per l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, del decreto del Presidente del Tribunale di Lucera con il quale si è stabilito che le cancellerie “addette alla ricezione delle iscrizioni a ruolo delle controversie dinanzi al Tribunale di Lucera ed alle sue sezioni distaccate di Apricena e di Rodi Garganico, la cui prima udienza di comparizione e trattazione sia indicata per una data successiva al 13 settembre 2013, non devono accettare tali iscrizioni, evidenziando che le stesse iscrizioni a ruolo vanno eseguite presso le cancellerie dell’accorpante Tribunale di Foggia”, adottato in esecuzione del d. lgs. 7.9.2012 n. 1565, attuativo dell’art. 1, commi 2, 3, 4 e 5, L. 14.9.2011 n. 148 di conversione in legge del D.L. 13.8.2011 n. 138, “Delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari”.

Il tribunale amministrativo regionale, come si legge nell’atto a margine, ha respinto le istanze dei ricorrenti adducendo le seguenti motivazioni:

“Rilevato che in sede di esercizio del potere di “deroga” previsto dall’art. 8 cit., la disposizione richiede preliminarmente due requisiti:

  • la sussistenza di ragioni organizzative e funzionali;
  • la proprietà pubblica degli immobili.

Rilevato che la sussistenza di tali requisiti non impone automaticamente la concessione della deroga di cui alla disposizione citata, finalizzata alla perdurante fruizione dei locali di sedi di Tribunale già legislativamente soppresse, ma rappresenta il presupposto per operare la valutazione discrezionale demandata al Ministro;

Ritenuto che, posta la ratio della novella, chiaramente improntata all’accorpamento delle sedi giudiziarie nella prospettiva di conseguire un risparmio di spesa, l’esercizio del potere ministeriale – configurato come facoltà – richiede il bilanciamento delle opposte esigenze da un lato di concentramento dei locali, dall’altro di evitare lo spostamento della trattazione degli affari in sedi inadeguate;

Ritenuto che, un generalizzato utilizzo della facoltà di cui all’art. 8 cit. condurrebbe a frustrare la ratio della riforma;

Ritenuto conclusivamente che, in assenza di specifici elementi (che emergano dalla fase istruttoria che ha condotto all’adozione del decreto ministeriale impugnato) che facciano emergere l’inidoneità dei locali dell’articolazione territoriale di Lucera (presso cui saranno ospitate le articolazioni di Apricena e Rodi Garganico) ad accogliere mezzi e personale delle preesistenti Sezioni Distaccate, non emergano profili di irragionevolezza”.

Ha infine compensato le spese stante la novità della questione esaminata.

Marco Sciarra

1 Commento

  1. Giovanni Zelante

    Una delirante infamia. La sacra corona ringrazia. i quattro soldi risparmiati dallo stato serviranno per pagare le medicine che il cittadino prenderà.

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