Sta arrivando in questi giorni un avviso di Poste italiane che annuncia l’inizio della consegna della posta a giorni alterni anche in tutti i comuni della provincia di Foggia a partire dal prossimo mese.
“Gentile cittadino – si legge – le comunichiamo che a partire dal mese di maggio 2016 in alcune aree del nostro territorio italiano, compreso il suo Comune, sarà implementata la Fase II del modello di consegna degli invii postali a giorni lavorativi alterni, dal lunedì al venerdì su base bisettimanale (lunedì, mercoledì, e venerdì nella prima settimana – martedì e giovedì nella settimana successiva)”.
Poste spiega che si tratta di una misura già prevista nella Legge di stabilità 2015 e da una delibera AGCom: “in un’ottica di ottimizzazione dei processi di lavorazione della corrispondenza” e che “la raccolta degli invii dalle cassette di impostazione sarà effettuata con la medesima frequenza sopra indicata, mentre restano invariate le attività di raccolta presso gli uffici postali”. Il nuovo modello di recapito non avrà impatto sugli obiettivi di consegna dei prodotti universali ad eccezione della posta prioritaria (ridenominata Posta1) per la quale gli obiettivi di velocità varieranno da 1 a 3 giorni lavorativi, oltre quello di accettazione, a seconda della zona di raccolta / destinazione.
Il tutto fa parte di un piano industriale che ha l’obiettivo di abbattere i costi di un servizio che, complice il sempre maggior utilizzo di strumenti come la posta elettronica, registra un calo del giro d’affari. Ma, come si legge nella relazione finanziaria 2015 di Poste Italiane, la trasformazione del servizio postale prevede anche «una nuova offerta di servizi, più articolata e flessibile», oltre al «postino plus», che avrà il compito di occuparsi del territorio scoperto nei giorni in cui non è prevista la consegna.
L’arrivo della posta a giorni alterni ha già suscitato fiumi di polemiche in tutte le regioni e province italiane coinvolte, registrando anche un intervento della Commissione UE che in una comunicazione indirizzata all’Autorità garante per le comunicazioni (Agcom) ha sottolineato come la decisione di recapitare a giorni alterni la posta senza giustificate ragioni, lede il diritto a un servizio universale da parte dei cittadini interessati. Una scelta quella di Poste Italiane che ancora una volta penalizza l’intera Capitanata e in particolare le fasce più deboli della popolazione che non hanno possibilità o capacità di sfruttare le alternative offerte dalle nuove tecnologie, il risultato di un cammino ormai più che decennale mediante il quale si è progressivamente ridimensionato fino a sostanzialmente annullare tutto quello che era considerato un servizio pubblico.
speriamo sia vero a rodi noi vediamo la posta una volta al mese se sei fortunato
La cosa tragica è che secondo Poste Italiane adesso la corrispondenza è consegnata tutti i giorni
Non resta quindi che aspettasi un ulteriore peggioramento nei tempi di consegna
Nei giorni dispari piccioni e segnali di fumo! Aiuto!
Le raccomandate dell agenzia entrata arrivano sempre …😂😂😂😂
POVERE POSTE ITALIANE! Da una parte, esiste una ragione obbiettiva: la corrispondenza cartacea si è ridotta di molto ed i portalettere vanno in giro con le borse quasi vuote; dall’altra, c’è sicuramente una incapacità di Esse a contrastare la concorrenza. In definitiva, non mi pare proprio insensato e fuori luogo questo provvedimento. Solo, non capisco che se ne faranno, le P.I., dei portalettere nei giorni di non distribuzione. Non li pagheranno o li utilizzeranno in non so quale altro modo?
devono risparmiare per far rientrare tutti quei soldi spesi in pubblicità….”PUBBLICITA’ REGRESSO”