Mercoledì 4 febbraio 2015 alle ore 10.30, presso la sala Guaccero sita al secondo piano del palazzo del Consiglio Regionale, si terrà l’audizione richiesta del Consigliere Regionale Sergio Clemente sull’impianto di depurazione di Lido del Sole – Rodi Garganico.
Alla stessa sono stati invitati l’Assessore regionale all’Ambiente, l’Assessore ai Lavori pubblici Regionale, l’Assessore Regionale al Turismo, il Direttore area politiche Ambientali, il Dirigente regionale servizio risorse idriche, il Dirigente servizio rischio industriale e il Dirigente regionale turismo.
“Grazie all’unanime condivisione della proposta avanzata da Acquedotto pugliese, con relativa modifica del Piano di Tutela delle Acque, potremo attuare tutte le iniziative utili a non perdere i finanziamenti ministeriali destinati agli interventi sull’impianto di depurazione di Rodi Garganico”. Questa la dichiarazione dell’Assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati, a margine dell’incontro tecnico tenutosi il 14 Giugno 2012 a Bari alla presenza dei Sindaci di Rodi Garganico e Cagnano Varano e tecnici di Acquedotto pugliese. Alla luce del sollecito inoltrato dal Ministero dell’Ambiente, relativo ai finanziamenti di € 7.176.023,18 destinati al potenziamento dell’impianto di depurazione della località Lido del Sole in agro di Rodi Garganico, Acquedotto pugliese ha proposto opere di collettamento delle due frazioni di Capoiale e Isola Varano al depuratore Lido del Sole di Cagnano Varano. Al momento esistono infatti due diversi agglomerati: Lido del Sole e Santa Barbara.
Dei due, quest’ultimo risulta essere perfettamente a norma e rispettare i limiti tabellari; Lido del Sole invece, necessita di opere di adeguamento strutturali e funzionali già intraprese da Aqp con fondi a carico della tariffa. I problemi sono in particolare legati alle due frazioni di Capoiale e Isola Varano, che secondo i tecnici di Aqp e dei Sindaci che hanno condiviso la proposta, dovrebbero essere collettati sul depuratore di Lido del Sole. Questa, nel breve termine, sembra essere la migliore soluzione tecnica condivisa, avendo a disposizione già il finanziamento ministeriale ed in corso interventi di adeguamento. Nel lungo termine, invece, la proposta riguarda l’ipotesi di dismissione e delocalizzazione dell’impianto di depurazione di Santa Barbara.
Il progetto, nella sua interezza, prevede dunque due distinte tipologie di intervento, che riguardano l’una le opere di collettamento con fondi ministeriali e con il mantenimento del Soggetto Attuatore nel comune di Cagnano Varano e l’altra le opere in corso di adeguamento e potenziamento a carico della tariffa e con Aqp nel ruolo di Soggetto Attuatore.