La legge cui si richiama il titolo è quella vigente in un paesino meridionale e consiste in un gioco nel quale chi perde deve sottostare ad una serie di umiliazioni da parte del vincente. È la stessa legge che impera in un paese nel quale a farla da padrone è un signorotto con i suoi accoliti.
Il film, frutto di una co-produzione franco-italiana secondo una prassi corrente negli anni Cinquanta, fu girato nel 1958 dal regista americano Jules Dassin (Forza bruta, Città nuda, I trafficanti della notte, Rififi), trasferitosi in Europa in seguito alle discriminazioni maccartiste di cui erano rimasti vittime negli USA i cineasti sospettati di simpatie comuniste.
In Italia Dassin realizzò La legge prima di sistemarsi definitivamente in Grecia. Nonostante il grosso cast internazionale, il suo film non ebbe molto successo. Il paese immaginario di Porto Manacore dove si svolgono i fatti narrati, sono in realtà Carpino, Peschici e Rodi Garganico, tutte località pugliesi in provincia di Foggia dove il film fu girato.