La Corte costituzionale ha dichiarato inammissibili i ricorsi per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato promossi dalle Regioni sulla questione delle trivellazioni. I ricorsi riguardavano il piano delle aree, il regime delle concessioni ed erano proposti nei confronti del Presidente del Consiglio, del Parlamento e dell’Ufficio centrale per il referendum presso la Cassazione.
Questa decisione della Consulta era quasi scontata. I ricorsi delle regioni in ordine alle trivellazioni avevano un valore soprattutto politico. Ora spetta agli elettori, tramite il referendum, mettere una pietra tombale sulle decisioni prese al riguardo dal governo. Il 17 aprile dunque salviamo il nostro mare con una valanga di SI.