La rete no triv in successivamente al decreto del Ministro Zanonato, che allontana il rischio di trivellazioni dalle isole Tremiti e dalla costa Garganica riducendo di circa 100.000 kmq le aree di estrazione, successivamente alle manifestazioni organizzate a Termoli e Manfredonia e avendo collaborato a quella di Monopoli e partecipato a Policoro e Pescara tramite i suoi rappresentanti e ai concerti no triv con diversi cantanti di fama Nazionale, volte a sensibilizzare il territorio e l’opinione pubblica, in conseguenza dei ricorsi al Tar Lazio discussi gratuitamente dagli avvocati Pasquale Chionchio e Maria Pia Vigilante e ai ricorsi presentati dalle organizzazioni ambientaliste Nazionali, Fare Ambiente, Ambiente e e’ vita, WWf, Legambiente, del FAI e dalla provincia di Foggia e dalla Regione Puglia esprime la sua cauta soddisfazione nell’attesa di poter leggere il decreto legge contro le estrazioni petrolifere in adriatico.
La rete ha sempre dichiarato e continua a ribadire che l’Adriatico è un mare chiuso e che uno sversamento di petrolio nell’alto Adriatico arriverebbe in poche ore sulle nostre coste compromettendo la già fragile economia turistica, della pesca e soprattutto l’ambiente – e che il divieto di estrazione e ricerca ripristinato alle 12 miglia dalla costa non basta e che il divieto deve essere esteso a tutto l’adriatico coinvolgendo nell’emanazione della legge la comunità europea e gli stati frontalieri come Slovenia-Croazia-Montenegro-Grecia – riprendendo un percorso gia’ iniziato l’8 novembre 2012 dalla Regione Puglia e dalla Regione Veneto, allorquando convocarono un tavolo tecnico tra le regioni e gli stati interessati al problema su proposta del Presidente del consiglio regionale Onofrio Introna.
Ringrazia tutte le associazioni nazionali e territoriali e in modo particolare il comitato del mare del Gargano da sempre al fianco della rete no triv insieme ai membri del comitato promotore.
Raffaele Vigilante
Coordinatore rete no triv