I termini per l’adeguamento dei Piani urbanistici generali e territoriali alle previsioni del Piano territoriale paesaggistico regionale dovranno essere prorogati di un anno, al 23 marzo 2017. È quanto chiede il consiglio regionale con una mozione rivolta al Presidente della Regione, Michele Emiliano, approvata a maggioranza in Aula con l’astensione del capogruppo di «Noi a Sinistra» Guglielmo Minervini e il voto contrario del Movimento 5stelle. La mozione e proposta da Ignazio Zullo (Conservatori e Riformisti) ha assorbito l’interrogazione sottoscritta da Filippo Caracciolo (Pd) sullo stesso argomento. La richiesta di proroga è motivata dalla considerazione, espressa nella mozione, che «salvo rare eccezioni, nessun Comune e nessuna Provincia ha ancora provveduto all’adeguamento e questo comporta che ogni intervento di manutenzione e realizzazione edilizia e di utilizzo del territorio andrebbe assoggettato a parere paesaggistico».
L’assessore alla Pianificazione territoriale, Anna Maria Curcuruto ha concordato, spiegando in Aula che dato che «dato l’esiguo numero di questi comuni, il Governo aveva già previsto all’articolo 1 del ddl di semplificazione amministrativa la proroga da uno a due anni di questo termine». Da parte sua Minervini ha motivato la sua contrarietà spiegando che «la proroga sortisce un effetto contrario a quello che si propone di raggiungere, cioè mantiene l’intero settore, l’intera problematica, la dinamica di governo del territorio in una condizione di totale incertezza». «Siamo venuti incontro alle esigenze dei circa 200 Comuni pugliesi – afferma il vicepresidente del Consiglio Peppino Longo – che da tempo attendevano il provvedimento, evitando un vero e proprio caos amministrativo».