Maltempo flagella agricoltura, Cia chiede lo stato di calamità

Ammontano a decine di milioni di euro i danni all’agricoltura provocati dal maltempo che ha colpito con eccezionale violenza vaste aree della Puglia nei giorni scorsi. Pesanti le conseguenze per il settore olivicolo, ma anche per le coltivazioni di cereali, agrumi, ortaggi e per quelle sotto serra.

La Cia, preoccupata per i “tagli” ai finanziamenti del Fondo di solidarietà nazionale, chiede che vengano attivate al più presto le procedure per la dichiarazione dello stato di calamità naturale. I problemi maggiori si registrano per gli oliveti dove è, ormai, compromessa la raccolta a causa degli appezzamenti inondati da acqua e fango. Il settore, dunque, oltre ad una asfissiante crisi dovuta ai prezzi dell’olio di oliva – che sono ai minimi storici – deve fare ora anche i conti con il maltempo. Danni vengono segnalati anche alle coltivazioni di cereali. Negli appezzamenti già seminati si prevedono forti danni dovuti all’asfissia radicale causata dagli allagamenti. Di contro, inoltre, esistono vaste aree che risultano non seminate – la cui superficie è pari al 30 – 40 % in meno della scorsa annata – a causa proprio della impraticabilità degli appezzamenti dovuta alle piogge persistenti.

Compromesso anche il settore ortofrutticolo. Terreni impraticabili e danni da asfissia radicale per gli ortaggi in pieno campo. Appezzamenti allagati con tutti i disagi e danni conseguenti anche per le coltivazioni di agrumi. Molte le piante distrutte e con esse i frutti ancora da raccogliere.

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