Fervono i preparativi per la mega manifestazione di protesta contro il decreto Clini del 6 ottobre prossimo a Manfredonia. li “No trivelle Day” sta impegnando oltre misura il comitato che raggruppa le 300 associazioni che si oppongono alle indagini geosismiche al largo delle Isole Tremiti autorizzate con un decreto ministeriale lo scorso mese di agosto dal membro del governo Monti (reiterando di fatto comportamenti e decisioni assunte un anno prima dal ministro Prestigiacomo del governo Berlusconi). C’è stata a tal proposito una riunione del comitato con il sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi, una riunione preliminare allo scopo di mettere a punto la variegata macchina organizzativa. L’idea è quella di uri corteo che si snoderà per le principali vie cittadine, con concerti musicali, spettacoli e manifestazioni sportive. Erano presenti il coordinatore e movimento No Triv Adriatico, Raffaele Vigilante, il vice presidente del comitato tutela del mare, Gianfranco Pazienza, Armando Di Monte del coordinamento provinciale della Protezione Civile, Alessandra Saponaro del Laboratorio di evoluzione politica e delle idee. In linea di massima “il “No Trivelle Day” che di fatto si annuncia nel comune rivierasco più grande della provincia di Foggia quale manifestazione di chiusura del tour di protesta fin qui tenuto contro il governo Monti – si svilupperà grosso modo osservando la seguente scaletta: raduno dei partecipanti entro le 10:30 nei pressi della Capitaneria di Porto. Alle 11 partenza del corteo seguendo il percorso che di solito osserva la sfilata carnevalesca, cioè il lungomare, con un intermezzo scenografico di autentico impatto psicologico: ovvero lo “spiaggiamento” di finti cetacei sul litorale del porto. Poi il corteo dovrebbe puntare alla piazzetta antistante Palazzo di Città dove sul palco allestito si intervalleranno gli interventi. Si prevede un sindaco per regione, un presidente di regione, un Parlamentare, un componente della Rete. Poi prima del “tutti a casa”, musica a gò gò. Intanto sarà ricordato Lucio Dalla, il presidente onorario del comitato, “che ci manca” dicono quelli del comitato. “Dopo la sua scomparsa dovremmo nominarne un altro”. Manfredonia come Termoli, insomma. Gli organizzatori puntano a bissare il successo di quel 7 maggio 2011 in Molise, quando una folla maestosa (vi parteciparono circa 3 mila persone) invase il porto termolese. Dalla arrivò al porto in gommone direttamente dalla Tremiti. “Non posso pensare che si sia presa una decisione del genere. E’ un provvedimento folle, che arriva da gente senza scrupoli e senza amore per la propria terra”.
Francesco Trotta