Dell’impianto rodiano se ne occupò anche l’ex consigliere regionale Sergio Clemente
Oltre ai tanti problemi legati all’inclusione, ai trasporti, agli accessi al mare, per Lido del Sole continua a persistere sempre il dilemma del depuratore.
Qualche giorno fa, infatti, sono stati fotografati degli scarti fuoriuscire da alcuni condotti d’acqua, e l’opinione pubblica locale ha puntato di nuovo il dito contro l’impianto già finito al centro di numerose polemiche.
A portare la questione in consiglio regionale fu l’ex consigliere piddino Sergio Clemente, che disse: “Le richieste dei cittadini sono quelle di spostare il depuratore dal centro del villaggio e collocarlo in una zona non residenziale” disse Clemente, che investì della cosa anche l’ex assessore regionale all’Ambiente, Lorenzo Nicastro. “Lo spostamento non solo risolverebbe il problema odori e liquami, ma permetterebbe la fruizione dell’impianto anche da parte dei comuni limitrofi ottimizzando i costi di gestione*.
Il sindaco di Rodi, Nicola Pinto, riuscì a strappare una promessa al direttore della Società Pura di AQP, Massimiliano Baldini, ovvero di ottenere un finanziamento della Comunità Europea a seguito di un progetto di potenziamento la cui paternità, però, è del Comune di Cagnano Varano. Di quei lavori, dopo mesi di proclami, neanche l’ombra.
Fonte: l’Attacco
UNA DOMANDA: la tubatura che in queste settimane viene collocata lungo il lato esterno (rivolto al mare), tra Foce Varano (agro di Ischitella) e Foce Capojale (agro di Cagnano), a cosa servirà?
E che puzza quando passo. ..