Grande soddisfazione del WWF Foggia per l’ordinanza con la quale il Comune di Rodi Garganico ordina alla Società Roccamare la demolizione dell’omonimo fabbricato in cemento armato allo stato grezzo costruito in base alla Concessione Edilizia n. 79 del 21.11.1997. Quella contro questo pericoloso scempio edilizio è una battaglia che il WWF conduce da tempo insieme ai cittadini confinanti.
Si tratta di un edificio edificato a grezzo in area ad alto valore paesaggistico e panoramico, a meno di 50 metri di distanza dal mare, già sottoposto dal 2002 a sequestro giudiziario preventivo. Oltre ad essere un ulteriore grave schiaffo all’ambiente e al paesaggio, la costruzione rappresenta un pericolo per la pubblica incolumità. Sorge, infatti, in zona, sottoposta a vincolo idrogeologico e paesaggistico e di salvaguardia costa totalmente inedificabile, perimetrata, nel Programma di Fabbricazione di Rodi, come ‘Zona Franosa I’. Per queste e altre illegittimità, nel novembre 2006, la Provincia di Foggia, accogliendo l’istanza presentata da WWF Foggia e Legambiente Puglia, ha annullato la concessione edilizia relativa rilasciata dal comune di Rodi. Di conseguenza, sulla base delle disposizioni del DPR 380/2001, si deve procedere anche alla demolizione della costruzione. Inoltre, sempre in relazione alla Roccamare, il 23 ottobre 2008 il Tribunale di Lucera ha emesso una sentenza di condanna nei confronti dei responsabili della realizzazione e la confisca del manufatto ai fini della demolizione.
“Per la lotta all’abusivismo nel Gargano, si tratta di una bella notizia. – ha dichiarato Carlo Fierro, presidente del WWF Foggia – L’ordine di demolizione emesso dal Comune di Rodi è un provvedimento che abbiamo più volte sollecitato. Siamo convinti, infatti, che l’unico strumento che si dimostra efficace contro il cemento selvaggio è proprio quello degli abbattimenti.”
La demolizione della Roccamare, evidenzia il WWF, costituirebbe nel Gargano un’importante novità. Sarebbe un severo avvertimento contro il “fai da te urbanistico”, dettato esclusivamente da interessi privati, che, utilizzando false rappresentazioni grafiche, ruotando allineamenti e spostando limiti, ottiene la concessione edilizia semplicemente spostando dove non danno fastidio la rappresentazione sui documenti progettuali di zone franose o con altri vincoli. Il WWF rileva altresì che, qualora la Società Roccamare non proceda alla demolizione e al ripristino dei luoghi, la costruzione e la relativa area sono, in termine di legge, acquisite di diritto e gratuitamente al patrimonio del comune di Rodi.